Occhio che Batte e Trema: Cause e Rimedi

La sensazione di un occhio che batte e trema è piuttosto comune, al punto che ognuno ha avuto modo di sperimentare la stranezza ed il fastidio determinati da questo sintomo. Si tratta di un fenomeno insolito, ma che rientra in un gruppo di manifestazioni ben precise: le mioclonie.

Le mioclonie sono movimenti rapidi, improvvisi, scattanti ed incontrollati della muscolatura volontaria (striata), che possono riguardare un solo o più muscoli, determinandone fasi di contrazione (mioclonie positive) a fasi di rilassamento muscolare (mioclonie negative).

La mioclonia oculare può interessare sia la palpebra inferiore che superiore, di norma coinvolge un solo occhio alla volta, si manifesta come episodio singolo, in genere non provoca dolore, ma può associarsi a senso di affaticamento degli occhi, secchezza o lacrimazione, occhi arrossati, disturbi della vista, necessità di sfregarsi gli occhi e senso di tensione o dolore bulbare.

Questi fenomeni non sono di per sé il sintomo di una malattia, nella gran parte dei casi infatti non hanno nessun significato clinico, ma anzi sono manifestazioni fisiologiche oppure legate ad un periodo di stanchezza e stress, come nei seguenti casi:

  • Mioclono notturno: nella fase di sonno profondo si manifestano quei tipici tremori sotto l’acronimo REM (movimenti rapidi degli occhi), che si associano a mioclonie diffuse alle braccia, alle gambe e ai muscoli del viso;
  • Singhiozzo;
  • Spasmi muscolari dovuti ad affaticamento fisico, ansia e stress. Eventi legati quindi a prolungate contrazioni muscolari;
  • Affaticamento degli occhi (che vedremo nel dettaglio in seguito).

In altri casi, invece, la palpebra che trema si collega ad una patologia a carico del sistema nervoso, è bene tuttavia dire che in questo caso i sintomi sono molto più accentuati, difatti si manifestano di frequente, spesso di diffondo agli arti e al viso (spasmo emifacciale), possono limitare od ostacolare la messa in atto delle normali attività quotidiane, oppure ancora possono dare esito a manifestazioni palesi quali il blefarospasmo, in cui si ha la contrazione del muscolo orbicolare dell’occhio che porta alla chiusura dell’occhio con impossibilità di riaprirlo.

Presa visione in quale spettro di fenomeni neurologici rientra la sensazione di occhio che batte e trema (ossia il mioclono), le sue manifestazioni ed i sintomi che possono associarsi, possiamo procedere andando a vedere più nello specifico quali cause scatenano questo disturbo.

Occhio che trema: quali sono le cause più comuni? 

Affaticamento degli occhi

Nella grande maggioranza dei casi il tremolio all’occhio è la conseguenza di un affaticamento degli occhi. Questi organi, infatti, sono soggetti quotidianamente ad un grande carico di stress, dall’esposizione a luci artificiali degli ambienti, allo sforzo di lavorare molte ore al computer, agli agenti atmosferici, alla continua accomodazione necessaria per mettere a fuoco oggetti vicini e distanti.

In caso di affaticamento degli occhi possono associarsi sintomi quali mal di testa costante, arrossamento degli occhi, sensazione di occhi secchi o al contrario lacrimazione, necessità di sfregare i bulbi, nausea, malessere, dolori bulbari e disturbi della vista. In questi casi in genere sono indicati periodi di riposo e la necessità di rivolgersi ad un oculista per la prescrizione di occhiali o di utilizzare antinfiammatori topici, o lacrime artificiali.

Carenze nutrizionali

Molto spesso la manifestazione di mioclono non è dovuta a fenomeni patologici di grande rilievo, difatti tra le cause più diffuse ci sono le carenze nutrizionali dovute ad una dieta povera sali minerali. Nel caso specifico ci si riferisce alle carenze di magnesio e di potassio, che possono comportare mioclono, affaticamento muscolare e crampi.

Ipossia cerebrale

Condizione dovuta ad un un minor afflusso di sangue, e quindi da un ridotto apporto di ossigeno al tessuto cerebrale. A seconda delle aree cerebrali colpite da questo disturbo possono manifestarsi miocloni e tremori (a livello del viso, degli occhi, degli arti e persino della voce), nel momento in cui si eseguono movimenti specifici e in cui si eseguono sforzi.

Morbo di Parkinson

Malattia caratterizzata per la manifestazione di continui tremori e miocloni che impediscono l’esecuzione dei movimenti e che si accompagnano a debolezza muscolare. Nelle fasi più avanzate della malattia si manifesta anche un quadro di demenza, caratterizzata dalle allucinazioni visive (specie in concomitanza del tramonto o in condizioni di luce crepuscolare e soffusa), dovuta alla deposizione di sostanze neurotossiche dette Corpi di Lewy.

Malattia di Alzheimer

Malattia neurodegenerativa che costituisce la principale causa di demenza. È una malattia multifattoriale, scatenata da più fattori tra cui in primo luogo l’età, e familiarità della malattia, ma anche da mutazioni genetiche, traumi cranici, reazioni immunitarie che portano alla deposizione di sostanza amiloide nel tessuto cerebrale, stress ossidativo, sedentarietà e basso livello scolastico.

Le manifestazioni di questa malattia sono molteplici ed includono perdita della memoria, perdita delle capacità cognitive, allucinazioni, mioclono degli arti, dei muscoli del viso e delle palpebre, deliri, agitazione motoria, perdita dell’orientamento spaziale e temporale, e man mano la perdita totale dell’autonomia, con impoverimento della capacità di esprimersi, difficoltà nella deambulazione e quindi di provvedere a sé stesso anche nelle azioni più semplici.

Sclerosi multipla

É una malattia neurodegenerativa che porta alla distruzione della guaina mielinica che riveste i nervi. La guaina mielinica consente la corretta trasmissione dell’impulso nervoso in direzione dei muscoli, e la sua distruzione comporta un’interruzione del segnale nervoso determinando progressive disabilità motorie e alterazioni sensitive. Tra i sintomi più frequenti rientrano le mioclonie degli arti, dei muscoli del viso e delle palpebre, tremolio e progressivo indebolimento della muscolatura.

Infezioni

Le mioclonie possono manifestarsi come sintomi delle cosiddette malattie da prioni, ossia malattie infettive che colpiscono il sistema nervoso centrale portando deficit cognitivo e disturbi del movimento.

Ne è un esempio la malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD), in cui si manifestano deterioramento mentale, mioclonie (anche delle palpebre), crisi epilettiche, disturbi della vista e disturbi del movimento e della coordinazione. La patologia purtroppo porta alla morte nella maggior parte dei casi (85-90%).

Epilessia

Le mioclonie sono fenomeni che possono manifestarsi anche in concomitanza di crisi epilettiche. In caso di crisi generalizzate si ha una perdita di coscienza della durata di qualche secondo che si accompagna a mioclono delle palpebre e ad una estensione della testa all’indietro senza che si sommino altri movimenti del corpo.

Esistono poi crisi epilettiche cosiddette miocloniche, che hanno la caratteristica di durare per un brevissimo lasso di tempo, appena qualche secondo, a volte anche meno, in cui il soggetto non ha perdita di coscienza, ma manifesta numerose contrazioni muscolari diffuse, tra cui alle palpebre, che si risolvono in breve tempo.

Le mioclonie fanno parte anche di altre forme di epilessie sintomatiche quali l’epilessia mioclonica progressiva, e la sindrome di Janz, che esordisce nell’adolescenza e in cui si hanno crisi miocloniche tipicamente al risveglio.

Tumore

La formazione di un tumore nel cervello può andare a comprimere specifiche regioni che regolano i movimenti ed il coordinamento motorio, causando miocloni, tremori e difficoltà nell’eseguire determinate azioni.

Si tratta tuttavia di un fenomeno piuttosto raro, e in genere si associa ad altre manifestazioni quali allucinazioni olfattive, uditive, tattili o visive.

Diagnosi e Terapia dell’occhio che batte e che trema

Nel corso delle precedenti righe abbiamo avuto modo di comprendere come la sensazione di occhio che batte o che trema (mioclono oculare), sia nella maggior parte dei casi un fenomeno di cui non doversi preoccupare, specie se si manifesta come un episodio solitario e di breve durata. Difatti in genere si presenta in un periodo di forte stress o di affaticamento degli occhi, e non porta con sé alcuna conseguenza patologica.

Quando è necessario rivolgersi ad un medico? Se il fenomeno delle palpebre che pulsano, tremano e sbattono si manifesta di frequente, o se si manifesta anche in altre sedi corporee, o ancora se questo disturbo va ad influire negativamente sulle attività quotidiane, limitando la capacità di eseguire alcune azioni.

Quando si presentano questi fattori è necessario rivolgersi al proprio medico di base senza perdere tempo, e soprattutto senza andare a ricercare eventuali consigli terapeutici altrove, e senza intraprendere iniziative basate sulle proprie convinzioni.

Questo al fine di sottoporre il disturbo alla valutazione di un professionista che possiede le nozioni per valutare l’occorrenza o meno di sottoporre il caso ad approfondimenti, e quindi indicare la terapia più corretta.

Il medico di base, valutata la situazione, può indicare la necessità di rivolgersi ad un medico specialista in oftalmologia o in neurologia, a seconda dei sintomi riferiti.

In fase di visita specialistica (oftalmologica e neurologica), il medico, dopo aver appurato i sintomi lamentati e dopo aver ispezionato l’occhio e svolto un’indagine approfondita, può ritenere necessario prescrivere ulteriori indagini quali:

  • Elettromiografia (EMG): valuta la contrazione muscolare sotto stimolazione elettrica per mezzo di elettrodi, permettendo di individuare quali sono le terminazioni nervose a causare il mioclono oculare;
  • Elettroencefalogramma (EEG): esame che permette di indagare l’attività elettrica del cervello, anche in questo caso, per mezzo di elettrodi applicati sul cuoio capelluto;
  • Risonanza magnetica (RM): esame di diagnostica per immagini che permette di prendere visione del sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e di valutare la presenza di eventuali lesioni.

Quanto ai trattamenti, devono essere prescritti esclusivamente da un medico specialista sulla base della patologia di base e, sebbene non esistano farmaci specifici per il trattamento del mioclono oculare, possono risultare utili altre classi di farmaci al fine di placare i tremori incontrollati, quali: anti-convulsivanti, miorilassanti o antiepilettici.

In caso di tumore al cervello o di lesioni a livello del midollo spinale può essere necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico.

Condividi su: