Pasta Integrale: Calorie, Proprietà e Valori Nutrizionali

L’azione anti-ossidante dei polifenoli

Un altro importantissimo nutriente contenuto nella pasta integrale sono i polifenoli. Si tratta di sostanze ad azione anti-ossidante che sono dunque in grado di combattere l’azione lesiva dei radicali liberi responsabili del danno e dell’invecchiamento cellulare.
Consumare con regolarità la pasta integrale può essere dunque anche un ottimo modo per mantenersi giovani, sia dentro che fuori.

E il gusto? È buona come quella “normale”?

No, il gusto non è uguale, soprattutto per gli appassionati di pasta. Questo però non vuol dire necessariamente organizzare gerarchicamente le due cose: molti chef hanno cominciato a sperimentare paste artigianali create a partire da farine integrali, riscuotendo un ottimo successo anche tra le buone forchette. Si possono trovare ormai anche in commercio paste integrali di assoluta e indiscussa qualità, anche per i fissati della pasta.

Le proteine contenute nella pasta integrale

Come abbiamo detto poco sopra, un ulteriore vantaggio della pasta integrale rispetto alla controparte raffinata è nel contenuto in proteine. Sebbene quelle incluse nei cereali sono biologicamente inferiori rispetto a quelle di origine animale, bisogna comunque sottolinearne la presenza, che rende i valori nutrizionali della pasta integrale leggermente più equilibrati di quelli della pasta tradizionale.

Crusca e betaglucani: amici della dieta

La crusca contiene betaglucani cioè zuccheri (e nello specifico polisaccaridi) che hanno proprietà di estremo interesse per la nostra salute nonché di chi sta affrontando un regime ipocalorico:

  • ritardare lo svuotamento dello stomaco, aumentando la sensazione di sazietà;
  • riducono l’assorbimento del colesterolo per via alimentare, cosa di fondamentale importanza per chi soffre di ipercolesterolemia.

Si tratta di un’azione importantissima per chi è a dieta, in quanto a parità di calorie ingerite si avvertirà lo stimolo della fame molto più in ritardo.

Acido fitico: un “problema” dei cereali integrali

L’acido fitico, è un composto che ha la funzione di chelare il fosforo all’interno dei vegetali e costituire per i ruminanti una riserva importante di inositolo. Questo acido si concentra in alimenti come mandorle, noci, semi e crusca, quella di cui è costituita appunto la pasta integrale. L’uomo non è in grado di digerire questo composto, anzi per certi versi può essere anche dannoso assumerne in grosse quantità in quanto questa molecola è capace di sequestrare minerali importanti come zinco e ferro.

Pasta integrale contro il diabete

Secondo gli studi più recenti, anche se il meccanismo d’azione è a tutt’oggi sotto la lente dei ricercatori, la fibra avrebbe interazioni positive anche con il diabete. Riesce infatti a rallentare l’assorbimento degli zuccheri, presentando un IG (indice glicemico) più basso rispetto alle controparti raffinate.

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