Appartenente alla famiglia delle Brassicaceae o crucifere, il cavolfiore è un ortaggio molto utilizzato nelle nostre cucine che in Italia viene coltivato da ottobre ad aprile. Grazie al suo basso apporto calorico ed alla presenza di numerosi nutrienti protettivi per la salute dell’organismo, il cavolfiore è un alimento che non dovrebbe mai mancare a tavola e che, grazie alla sua grande versatilità, è possibile declinare in numerose preparazioni ideali per ogni palato.
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Cavolfiore: proprietà nutrizionali
Come anticipato, il cavolfiore ha un apporto calorico decisamente basso (solo 25 kcal per 100 grammi di ortaggio) ma è ricchissimo di proteine e carboidrati mentre i lipidi ne costituiscono una parte piuttosto trascurabile. In 100 grammi di cavolfiore, circa 92 grammi sono acqua mentre il resto è equamente distribuito tra zuccheri, fibre, vitamina C, vitamina B6, sodio, calcio, magnesio, fosforo, zinco, ferro, manganese, tiamina, riboflavina, vitamina E, vitamina K, niacina e luteina. Facile intuire, quindi, perché questo ortaggio faccia così bene alla nostra salute e perché medici e nutrizionisti ne consiglino un’assunzione settimanale pari ad almeno 2 -3 porzioni.
I benefici del cavolfiore
Sebbene si tratti di un ortaggio semplice, facilmente reperibile e facile da cucinare per antipasti, primi o contorni, il cavolfiore fornisce numerosissimi benefici a chi lo consuma con una certa regolarità. Non è un caso innanzitutto il fatto che la natura ci fornisca questo ortaggio nei mesi a ridosso dell’inverno. Uno studio compiuto dal National Cancer Institute di Bethesda al quale il Journal of the National Cancer Institute ha dato eco mediante una pubblicazione sulle sue pagine, afferma che chi mangia con assiduità cavolfiori ma anche broccoli e broccoletti di Bruxelles ha il 49% di possibilità in meno di ammalarsi. Tutto merito degli antiossidanti presenti in questi ortaggi, in grado di contrastare i radicali liberi e prevenire la degenerazione cellulare, ed anche del di-indolo-metano, un elemento che favorisce un’azione antibatterica, antivirale ed immunomodulatrice.
Ma contrastare i radicali liberi significa contrastare malattie anche più serie di una semplice influenza stagionale. Proprio relativamente alla possibilità di prevenire il cancro a tavola cibandosi dei prodotti giusti, un recente studio americano ha evidenziato come un consumo regolare di cavolfiore e broccoli possa diminuire sensibilmente le possibilità di sviluppare un cancro alla prostata nella propria vita e, per entrambi i sessi, come i nutrienti di cui si compongono questi ortaggi siano in grado di prevenire anche il tumore del colon. Oltre alle patologie oncologiche, numerose ricerche hanno affermato che il cavolfiore può inoltre aiutare a contrastare anemia ed ulcera.
E per chi soffre di diabete, il cavolfiore è un ottimo alleato per ridurre sensibilmente l’assorbimento intestinale di zuccheri grazie al buon apporto di fibre, utili inoltre a regolare il transito intestinale. Per chi durante l’inverno fosse vittima di una brutta influenza causata dall’abbassamento delle temperature e dal conseguente indebolimento del sistema immunitario, un ottimo rimedio fai-da-te per recuperare più velocemente è quello di bere 2-3 cucchiai al giorno di succo di cavolfiore, ottenuto mediante estrattore, da unire a poca acqua e miele, anche quest’ultimo noto per le sue proprietà antibatteriche, fino alla completa remissione dei sintomi. Un medicinale praticamente quasi a costo zero e privo di effetti collaterali che si rivelerà un toccasana per affrontare più facilmente i malanni di stagione.
Oltre ai benefici sinora evidenziati, il cavolfiore, come abbiamo visto, è ricchissimo di altri minerali e vitamine che svolgono compiti ben precisi nella prevenzione di disturbi specifici ma anche nel miglioramento delle nostre condizioni generali. La vitamina K contenuta in questo ortaggio, ad esempio, favorisce la coagulazione del sangue mentre il manganese è uno degli elementi responsabile dell’azione antiossidante del cavolfiore. Il potassio, inoltre, aiuta a proteggere la salute del cuore mentre fosforo e calcio mantengono forti ossa e denti.
Il cavolfiore ha controindicazioni?
Come abbiamo avuto modo di vedere, i benefici apportati da un’assunzione regolare di cavolfiore, magari associato a broccoli e broccoletti per massimizzarne i risultati, sono innumerevoli. Non esistono effetti avversi associati a questo ortaggio ma in linea generale se ne sconsiglia l’assunzione da crudo a chi soffre di malattie tiroidee, in particolar modo di ipotiroidismo. Questo ortaggio è infatti fonte di goitrogeni, una sostanza che, interagendo con la tiroide, potrebbe danneggiarla rallentando ulteriormente il suo prezioso lavoro. In questi casi, quindi, la cottura del cavolfiore per 20-25 minuti se intero, o al massimo 10-12 minuti se cotto a cimette, permetterà di dissolvere questa sostanza e di poter gustare l’ortaggio senza temere interferenze con la propria tiroide.
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