Pompelmo: proprietà, benefici e controindicazioni

Dal gusto agrodolce e leggermente acidulo, il pompelmo è un frutto ormai diffuso in tutto il mondo che tuttavia ha fatto la sua comparsa solo nel 18esimo secolo. Originario della Cina ed appartenente alla famiglia delle Rutacee, questo agrume è disponibile in due varietà, la gialla e la rosa. La prima, più ricca di vitamina C, ha un gusto più acidulo ma si dimostra più efficace nel rinforzare il sistema immunitario mentre la variante rosa, con un gusto più dolce ed un contenuto leggermente più basso di vitamina C, è tuttavia più ricco di licopene ed antociani, antiossidanti che prevengono i tumori e migliorano la circolazione sanguigna. Il pompelmo rosa è inoltre maggiormente diuretico e quindi consigliato per eliminare i liquidi in eccesso e contrastare inestetismi come la cellulite.

Pompelmo: proprietà nutrizionali

Il pompelmo è un agrume ricco di vitamina A e C, di fibre (pectina) e potassio (oltre 100 mg per 100 grammi). La quantità di vitamina C contenuta in questo frutto è di circa 40 mg per 100 grammi di prodotto. Questi nutrienti lo rendono un frutto utile in inverno per contrastare i malanni di stagione e in estate per aiutare l’organismo ad assumere la quantità necessaria di Sali minerali, maggiormente necessari a causa dell’aumentata sudorazione.

Pompelmo: i benefici per la salute

Si è parlato spesso delle proprietà benefiche del pompelmo nella riduzione del peso corporeo. In realtà gli studi compiuti al riguardo negli scorsi anni non hanno confermato questa ipotesi. Ciò nonostante è stato provato che questo agrume aiuti nel regolare la pressione sanguigna e ridurre l’assorbimento di lipidi. Un miglioramento di questi due parametri è in ogni caso strettamente legato ad una migliore gestione di sovrappeso ed obesità. Oltre a mantenere stabili i valori pressori ed i grassi, però, il pompelmo aiuta a ridurre il rischio ischemico in particolar modo nelle donne. Come riportato da uno studio dell’AHA, l’American Heart Association, i flavonoidi contenuti in questo ed altri frutti come le arance si sono rivelati protettivi nel sesso femminile rispetto a questa patologia. Tra i pazienti della ricerca che assumevano quotidianamente arance e pompelmi, infatti, il rischio di ictus ischemico si è dimostrato inferiore del 19%.

Anche gli antiossidanti contenuti nel pompelmo (vitamina C e licopene in primis) giocano un ruolo di primaria importanza nella prevenzione. In questo caso la grande concentrazione di questi antiossidanti, contrastando la formazione di radicali liberi, pare sortire effetti positivi nella protezione dal cancro. Uno studio specifico compiuto sugli effetti del licopene su 50.000 uomini nel 2016 ha evidenziato come un elevato consumo di salsa di pomodoro (ortaggio che contiene concentrazioni elevate di questo antiossidante) fosse collegato ad una minore insorgenza di cancro alla prostata. In linea generale possiamo quindi affermare che, con i suoi 68,8 mg di vitamina C e 2.270 mcg di licopene per un frutto di piccole dimensioni, il pompelmo rappresenti un validissimo aiuto nel contrastare l’invecchiamento cellulare.

Ma la vitamina C non si limita a proteggere le cellule dallo stress ossidativo. Uno dei suoi tanti compiti è infatti anche quello di agevolare la sintesi di collagene, fondamentale per mantenere una pelle giovane e sana nel tempo. Con le sue pochissime calorie ed un indice glicemico piuttosto basso, il pompelmo è inoltre in grado di ridurre il rischio di insorgenza di diabete di tipo 2. La presenza di naringina in questo frutto ha spinto i ricercatori nel 2013 a compiere uno studio sui possibili effetti benefici di questo agrume nei confronti di patologie come il diabete. Il risultato è stato strabiliante. La naringina ha infatti dimostrato di avere proprietà inibitrici simili a quelle di sostanze farmacologiche utilizzate per migliorare i livelli di glucosio nel sangue di pazienti affetti da diabete di tipo 2 confermando ancora una volta quanto il consumo regolare di questo frutto possa concretamente migliorare le condizioni di salute di soggetti a rischio.

Pompelmo: succo, polpa ed integratori

Per massimizzare i benefici del pompelmo si suggerisce di mangiare il frutto fresco, più ricco di tutte le vitamine, le fibre e gli antiossidanti visti finora. Il consiglio è di scegliere sempre frutti, rosa o gialli a seconda delle preferenze, dalla buccia brillante ed una consistenza particolarmente soda e pesante, evitando i prodotti trattati. Esistono tuttavia anche degli integratori a base di semi di pompelmo, utilizzati in particolar modo come riattivatori del sistema immunitario e pertanto indicati durante l’inverno per migliorare la resistenza al freddo ed ai contagi, aumentando l’energia grazie all’esperidina contenuta, una sostanza che potenzia le funzioni organiche ed accelera il ricambio dei tessuti. Le cure a base di  integratori di pompelmo, solitamente in gocce da diluire in acqua o succo di mela biologica o sotto forma di capsule di estratto, vanno seguite per non più di 2 mesi. L’alternativa ai rimedi disponibili in erboristeria o farmacia è quella di ricavare in casa con un estrattore il succo da un pompelmo sbucciato ma con i semi. Basterà berne un bicchiere a colazione per lo stesso periodo.

Pompelmo: controindicazioni

Nonostante la grande mole di studi che hanno dimostrato la grande efficacia del pompelmo nella prevenzione e nel contrasto di patologie importanti, altre ricerche si sono concentrate sulle possibili interazioni del frutto con altre sostanze, in particolare farmaci.  Questo agrume è infatti in grado di aumentare la biodisponibilità di alcuni farmaci, inibendo l’attività di enzimi specifici preposti alla loro metabolizzazione da parte del fegato. È per questo motivo che il pompelmo, sia come polpa, come succo che come integratore non dovrebbe essere assunto da chi assume farmaci contro il colesterolo come le statine, calcio-antagonisti per la riduzione della pressione, alcune categorie di antibiotici e chemioterapici.

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