Il gelato fa ingrassare?

L’estate è inevitabilmente la stagione del gelato ed anche chi è a dieta, non importa quanto restrittiva essa sia, ha giustamente il desiderio di mangiarne uno buono. La domanda tipica che molti si pongono è: “il gelato fa ingrassare?“.

Parliamo di un alimento che tradizionalmente viene associato a calorie in eccesso e zuccheri fuori portata, motivo per il quale, almeno fino a qualche anno fa, era nella lista nera degli alimenti da evitare assolutamente nell’ambito di qualsiasi regime dietetico.

Siamo per fortuna lontani dall’era del demonizzare a tutti i costi un alimento ed esaltarne altri ed il gelato è diventato un alimento che può essere inserito, con la dovuta attenzione, all’interno dei piani dietetici e equilibrati.

Il gelato fa ingrassare? Oppure si può consumare senza troppi pensieri? Esiste una via di mezzo informata tra chi lo vorrebbe come alimento pericolosissimo per il nostro giro vita, e chi invece lo ritiene pane quotidiano anche per chi è a dieta. Vediamo quali sono i punti a favore e quali a sfavore di questo alimento.

Non tutti i gelati sono uguali

In realtà, per preparare il gelato possono essere utilizzati ingredienti molto diversi tra di loro, non solo come corredo di gusto, ma anche negli ingredienti fondamentali. Preparare un gelato con latte e frutta è decisamente diverso da prepararlo all’americana, con panna e sciroppi ipercalorici.

Prima, dunque, di darci una risposta sensata a quello che è il quesito di questo articolo, è assolutamente necessario individuare quali gelati potrebbero far parte della nostra dieta e quali invece sarebbe meglio evitare non solo per un discorso di aumento di peso ma anche per la qualità dell’alimento stesso che consumiamo.

I gelati alla frutta, che non contengono creme, cioccolato e frutta secca, sono tendenzialmente molto meno calorici rispetto agli altri.

Mangiare un buon gelato al limone o alla fragola è dunque molto meno “pericoloso” per il giro vita rispetto al consumare invece gelato al cioccolato o alla nocciola che sono decisamente più calorici.

Tuttavia, il gelato è anche gusto e piacere nel mangiarlo pertanto non a tutti vanno giù i gelati alla frutta e preferiscono quelli decisamente più gustosi a base di creme.

Occhio ai prodotti light: non è sempre oro quello che luccica

Quello dei gelati light, e più in generale dei prodotti light, è uno dei più grandi fraintendimenti dell’era moderna. Si definiscono infatti come prodotti light:

  • prodotti al quale è stato rimosso quasi tutta la materia grassa di cui sono composti: spesso però per bilanciare la mancanza di grasso si aumentano le dosi di zucchero;
  • prodotti al quale è stato rimosso lo zucchero: spesso però per bilanciare l’assenza di gusto si utilizzano additivi dalla dubbia provenienza e che sul medio e lungo periodo potrebbero dare problemi di salute;
  • prodotti che sono effettivamente ipocalorici, che sono però completamente snaturati rispetto al prodotto di origine.

In tutti e tre i casi, soprattutto se stiamo parlando di gelato (un prodotto che come vedremo più avanti non ha assolutamente alcun tipo di problema a livello calorico, almeno in alcune specifiche varianti), non sembra essere un grande affare.

Quali sono i gusti di gelato che fanno ingrassare? e quali no?

Nel vasto mondo dei gelati esistono gusti che sono decisamente molto calorici che chi sta seguendo un regime alimentare finalizzato alla perdita di peso dovrebbe evitare.

I gusti più calorici (tra quelli classici perché le gelaterie propongono ogni anno gusti sempre nuovi) sono:

  • Nocciola: 300 calorie per 100 grammi di prodotto;
  • Cioccolato: 290 calorie per 100 grammi;
  • Pistacchio: 220 calorie per 100 grammi.

Si tratta dei tradizionali gusti della gelateria italiana, che sono però oggettivamente troppo calorici anche per chi sta seguendo un regime dietetico non eccessivamente restrittivo sotto il profilo delle calorie.

Come spesso però ricordo, le calorie non sempre sono l’unico parametro da tenere in considerazione per valutare un alimento ma anche la qualità degli ingredienti utilizzati non deve essere trascurata.

Gelato fa ingrassreDiverso è il discorso per quanto riguarda i gelati alla frutta che, a differenza di quelli a base cremosa non contengono la materia grassa proveniente dalla panna.

A patto che si consumino comunque porzioni relativamente moderate, i gusti che trovate di seguito possono essere consumati senza grossi problemi anche da chi è a dieta perché hanno un contenuto calorico più basso. I gusti in questione sono:

  • Gelato al limone: 140 calorie per 100 grammi di prodotto;
  • Gelato alla fragola: 153 calorie per 100 grammi;
  • Gelato ai frutti di bosco: 160 calorie per 100 grammi di prodotto;
  • Gelato al fior di latte: 170 calorie per 100 grammi di prodotto.

L’unico “problema” può essere dovuto al fatto che questi gusti non vengono realizzati con frutta fresca ma con preparati ricchi di zuccheri che possono far aumentare il monte calorico.

Il discorso della scelta del gusto del gelato che abbiamo appena fatto vale ovviamente per il prodotto privo di qualunque tipo di condimento, ovvero di biscotti, sciroppi (sono in genere molto calorici), cioccolato fuso, meringhe, praline, granelle o di qualunque altro tipo di aggiunta, panna inclusa. Si tratta di piccole aggiunte che però possono essere molto “pesanti” sul piano delle calorie: per questo motivo meglio evitarle.

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Occhio comunque alla scelta del prodotto, ne va della vostra salute

Cercando di esulare un minimo dal discorso di dieta ed aumento di peso, bisogna comunque sottolineare il fatto che scegliere un prodotto di qualità è la scelta obbligata per chi vuole concedersi un prodotto di qualità.

Scegliere un buon prodotto artigianale, preparato con ingredienti genuini è necessario non perché questo aiuti a dimagrire, ma piuttosto per avere sulla nostra tavola un prodotto che sia autenticamente sano, e non il frutto di trasformazioni industriali.

Chi vive in Italia ha la grande fortuna di poter far affidamento su una rete di gelatai artigianali che forniscono un prodotto assolutamente di qualità e senza additivi.

Che dire dei ghiaccioli?

Tradizionalmente, i ghiaccioli erano composti da acqua e succhi di frutta messi a surgelare quindi con ingredienti diversi dal gelato classico.

Con gli anni le ricette si sono evolute e, soprattutto per i ghiaccioli di provenienza industriale, è salito il monte calorico.

Si tratta dunque di prodotti da analizzare volta per volta: tendenzialmente chi è a dieta non dovrebbe superare le 80–100 calorie per uno di questi preparati, soglia al di sotto della quale in genere si riescono mantenere i ghiaccioli. Meglio comunque, per sicurezza, controllare.

Quanto gelato si può mangiare a dieta per non ingrassare?

Una porzione da 50–60 grammi, che equivale ad una piccola coppetta deve essere ritenuta più che sufficiente se il nostro obiettivo, almeno per il momento, è quello di perdere peso.

Superare queste dosi vorrebbe dire da un lato andare ad aggiungere un monte calorico troppo elevato, dall’altro sbilanciare la dieta proprio a favore degli zuccheri.

Meglio dunque attenersi, anche nel caso di diete leggermente più permissive, a quantità minime. Nel caso di gelati alla crema, le dosi devono essere ulteriormente ridotte, almeno del 30–40%.

Se ne sono sentite di tutti i colori riguardo la bontà del gelato per la nostra salute. Si tratta però di informazioni largamente esagerate, dato che il gelato non fornisce elementi di benessere superiori agli ingredienti che lo compongono.

Consumare un bicchiere di latte e un po’ di frutta apporta esattamente gli stessi benefici di un gelato alla frutta, spesso con meno zuccheri ma è impossibile resistere alla sua bontà specie d’estate. La parola-chiave è moderazione!

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