Che malattia aveva Jane Austen, l’autrice di “Orgoglio e Pregiudizio”?

Oggi ricorre il 246° anniversario della nascita di Jane Austen, la famosa scrittrice inglese che nel corso delle prime decadi del XIX secolo si dedicò alla stesura di alcune importanti opere quali “Ragione e sentimento” (1811), “Emma” (1815) e il suo masterpiece “Orgoglio e Pregiudizio” (1813), considerata una delle opere più importanti della narrativa in lingua inglese.

Jane Austen morì prematuramente a soli 42 anni a causa di una rara patologia renale che oggigiorno è facilmente curabile. Di quale malattia si parla? Scopriamolo insieme.

Jane Austen: vita e opere

Che malattia aveva la scrittrice inglese Jane Austen?
Ritratto di Jane Austen, 1810 circa.

Jane Austen nacque a Steventon (Hampshire) il 16 dicembre 1775 da una famiglia agiata, e crebbe in un ambiente stimolante dal punto di vista culturale. Da bambina parlava correttamente il francese e un po’ d’italiano, lingue che le erano state insegnate dal padre George Austen, che era un sacerdote della Chiesa d’Inghilterra.

Durante gli ultimi anni del XVIII secolo, Jane Austen iniziò a dedicarsi alla stesura delle sue prime opere, tra cui una prima versione del romanzo “Orgoglio e Pregiudizio“, al quale la scrittrice lavorò per quasi 15 anni. Negli anni ’10 del XIX secolo l’autrice pubblicò i suoi lavori più importanti, che raccolsero un buon successo tra i lettori britannici. A partire dagli anni ’40 sono stati prodotti numerosi film e serie tv incentrate sui romanzi della Austen. Per saperne di più su questa autrice e sulle tematiche trattate nei suoi romanzi più celebri, vi consigliamo di leggere questo articolo sul portale Sololibri.it.

Jane Austen si ammalò attorno al 1816 di una malattia che la condusse al decesso in un anno, all’età di soli 42 anni. Le fonti dell’epoca descrivono una serie di sintomi coerenti con una rara malattia renale, non curabile nell’Europa d’inizio ‘800.

Jane Austen aveva la malattia di Addison?

Gli esperti sono convinti che la scrittrice inglese soffrisse della malattia di Addison ( chiamata anche “morbo di Addison“, “insufficienza surrenalica cronica” o “iposurrenalismo“), una patologia cronica del sistema endocrino che si manifesta solitamente nella popolazione adulta di età compresa tra i 30 e i 50 anni, con maggiore incidenza nel sesso femminile (fonte).

Gli organi colpiti dalla malattia di Addison sono le ghiandole surrenali (o surreni), le quali non sono più in grado di produrre l’esatto quantitativo di due ormoni steroidei chiamati aldosterone e cortisolo. Gli scompensi ormonali dovuti all’iposurrenalismo determinano la compromissione dell’equilibrio di acqua, potassio e sodio nell’organismo, con la conseguente alterazione della pressione arteriosa. I sintomi tipici della malattia sono i seguenti (fonte):

  • Perdita di peso;
  • Stanchezza estrema;
  • Perdita di appetito;
  • Oscuramento di pelle, labbra e gengive (iperpigmentazione);
  • Pressione bassa;
  • Svenimenti ricorrenti;
  • Sonnolenza ricorrente (letargia);
  • Basso livello di zucchero nel sangue (ipoglicemia)
  • Nausea;
  • Vomito;
  • Diarrea;
  • Depressione;
  • Dolore addominale;
  • Dolori muscolari e/o articolari;
  • Irritabilità;
  • Perdita di peli sul corpo (nelle donne);

Nei casi più estremi, il paziente con malattia di Addison non adeguatamente trattata può sviluppare la così detta crisi surrenalica (o “crisi addisoniana“), che può determinare il decesso del soggetto colpito. Le cause della malattia sono note, anche se non sono stati ancora ben compresi i meccanismi che comportano il danneggiamento delle ghiandole surrenali. Si differenziano 4 cause principali:

  • Autoimmune: si verifica quando il sistema immunitario aggredisce le ghiandole surrenali. Si stima che nel Regno Unito fino al 90% dei pazienti con malattia di Addison si sia ammalato a causa di una reazione immunitaria a danno delle ghiandole surrenali (fonte);
  • Genetica: alcuni studi hanno dimostrato che soggetti con determinati geni possono avere maggiori probabilità di ammalarsi;
  • Infettiva: malattie come la tubercolosi, la meningite o l’AIDS possono comportare il danneggiamento dei reni e delle ghiandole surrenali;
  • Neoplastica: un tumore maligno del rene che si espande anche ai tessuti surrenali può determinare l’iposurrenalismo;

I trattamenti contro l’insufficienza surrenale cronica

Trattandosi di una malattia cronica, i soggetti con malattia di Addison devono assumere terapie farmacologiche per tutta la vita. Solitamente si provvede al reintegro degli ormoni mancanti mediante farmaci corticosteroidi quali fludrocortisone, idrocortisone, desametasone e prednisolone. Dato che si tratta di farmaci che possono avere effetti indesiderati anche di rilievo, si raccomanda di attenersi alle raccomandazioni del proprio medico curante.

Se si è già verificata una crisi addisoniana è importante recarsi immediatamente al pronto soccorso per il trattamento d’urgenza, il quale prevede il reintegro dei corretti livelli di potassio e sodio e la somministrazione degli ormoni in deficit.

Se il danno surrenale non è ancora in stadio avanzato e la malattia ha esordito in seguito all’infezione batterica da micobatteri della tubercolosi, è possibile agire direttamente sulla malattia primaria grazie alle terapie antibiotiche.

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