Gastroenterite virale infantile da rotavirus: cos’è, sintomi e come proteggersi

Ogni autunno si fa strada tra i più piccoli la gastroenterite virale infantile, una malattia del tratto gastrointestinale le cui cause sono spesso riconducibili a un agente patogeno noto con il nome di rotavirus.

Anche se questa patologia non rappresenta un pericolo nei paesi sviluppati, l’estrema facilità con cui l’agente patogeno può trasmettersi può destare problemi. Vediamo insieme quali sono le particolarità di questo virus, con quali sintomi si manifesta e in che modo è possibile proteggersi dal contagio.

Rotavirus: cos’è e come si trasmette

Rotavirus: cos'è e quale malattia provoca
Il rotavirus è un agente patogeno appartenente alla famiglia “Reoviridae”. Si stima che circa il 95% dei bambini ne venga in contatto entro i primi 5 anni di vita.

Scoperto nel 1943, il rotavirus è uno dei due principali responsabili della gastroenterite virale nei bambini, assieme al norovirus. Questo agente patogeno è un virus a RNA facente parte della famiglia dei “Reoviridae“. È così diffuso che si stima che almeno il 95% dei bambini ne venga infettato entro i primi 5 anni di età. Stando alle statistiche dell’OMS, ogni anno sono circa 1,5 milioni i bambini che muoiono a causa di malattie diarroiche, tra le quali vi è anche quella causata dal rotavirus (fonte). È pertanto evidente che questo agente patogeno possa rappresentare un pericolo per la salute dei più piccoli, anche se nelle economie più sviluppate sono estremamente rari i casi di decesso correlati a esso.

Esistono 7 diversi tipi di rotavirus, classificati con lettere che vanno dalla A alla G. I rotavirus che possono infettare un essere umano sono quelli di tipo A, tipo B e tipo C. Quando di parla di gastroenterite virale infantile si fa riferimento al tipo A, dato che gli altri due tipi causano tipi di gastroenteriti severe che possono manifestarsi anche in adulti e adolescenti (i rotavirus di tipo B sono molto diffusi in Asia).

L’agente patogeno si trasmette sostanzialmente per via oro-fecale. Questo vuol dire che si può essere contagiati se si:

  • Entra in contatto con giocattoli toccati in precedenza da un bambino infetto;
  • Mettono in bocca le mani dopo aver toccato superfici dei bagni (specialmente quelli degli asili);
  • Tocca la biancheria sporca di un bambino infetto;
  • Mangia cibi contaminati con feci umane;

I principali focolai di rotavirus sono gli istituti scolastici, ma in generale anche tra le mura di casa o all’interno di complessi sportivi può avvenire il contagio. Il virus è presente anche nella saliva dei bambini, ma il contagio mediante esposizione aerea è molto difficile. Anche gli adulti possono essere contagiati dal rotavirus di tipo A, anche se molto difficilmente diverranno sintomatici.

Quali sono i sintomi della gastroenterite da Rotavirus

Il periodo d’incubazione del virus è solitamente non superiore alle 48 ore. Questo vuol dire che i primi sintomi si manifestano mediamente dopo due giorni dall’entrata in contatto con il materiale infetto. I sintomi della gastroenterite virale sono:

  • Diarrea;
  • Vomito;
  • Sete intensa (conseguenza della disidratazione);
  • Febbre;
  • Pelle fredda e secca;
  • Dolori addominali;

I sintomi possono persistere anche per una settimana. Solitamente trascorso questo lasso di tempo la malattia sparisce, in quanto la risposta immunitaria dell’organismo elimina l’agente patogeno.

Come proteggersi dal rotavirus?

Non esistono trattamenti specifici contro il rotavirus. Le terapie mediche sono solo di supporto e servono per reintegrare i liquidi persi mediante la diarrea ed evitare la disidratazione. Il bambino colpito deve essere alimentato con cibi facili da digerire, deve essere assicurata la sua corretta idratazione e si sconsiglia l’impiego di antibiotici, i quali non possono combattere l’infezione di natura virale.

Se la disidratazione raggiunge un livello importante, si consiglia il ricovero in ospedale per permettere al personale sanitario la somministrazione di fluidi per via endovenosa. Si stima che circa il 2,5% dei bambini colpiti da gastroenterite da rotavirus viene ospedalizzato (fonte).

Chi si prende cura del bambino deve evitare il contatto con le feci o con materiale che potrebbe essere entrato in contatto con quest’ultime. Occorre pertanto lavare sempre le mani dopo il cambio di pannolino e igienizzare le superfici in maniera adeguata. In realtà queste accortezze non eliminano il virus, il quale è molto resistente, ma concorrono però a limitarne la diffusione.

Contro il rotavirus esistono dei vaccini la cui efficacia è prossima al 100% nei confronti della malattia in forma severa. Per quanto riguarda invece la protezione dalla malattia in forma lieve, la protezione si attesta attorno all’85%. La vaccinazione, che in Italia è facoltativa, avviene nel neonato tra i 2 e i 6 mesi di età. Il vaccino contiene virus vivi attenuati e viene somministrato con 2-3 dosi da somministrare per via orale.

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