Depressione cronica: nel 2019 ne soffriva il 7,2% dei cittadini UE

L’EUROSTAT ha reso noti in data 10 settembre i risultati di una rilevazione quinquennale riguardante l’incidenza della depressione cronica nei 27 paesi UE. I dati si riferiscono al 2019, ossia il periodo antecedente la pandemia di COVID-19.

Per lo studio sono stati esaminati i dati provenienti dai 27 paesi dell’UE. Segnaliamo che, sebbene in quel periodo il Regno Unito facesse ancora parte dell’UE, i dati riguardanti l’incidenza del fenomeno in questo paese sono assenti nelle rilevazioni.

Cos’hanno messo in luce di risultati? In quali paesi l’incidenza di disturbi depressivi è minima e in quali invece interessa una porzione più ampia della popolazione?

Depressione cronica: cos’è e quanto può essere grave

La depressione cronica (conosciuta in medicina con il termine di “distimia“) è un disturbo depressivo di entità media, caratterizzato da pervasività e continuità (durata della sintomatologia per almeno 1 anno). La distimia può sfociare in uno stato depressivo maggiore o rimanere tale anche per anni, fino alla guarigione per mezzo di una terapia psicologica e/o farmacologica. Ci si può ammalare di depressione cronica fin dall’adolescenza, ma trattandosi di una condizione reversibile e non sempre caratterizzata da sintomi severi è possibile diagnosticarla anche dopo anni, quando ha ormai raggiunto lo stato cronico.

Tra i sintomi caratteristici di depressione cronica si annoverano:

  • Bassa autostima
  • Fatica persistente (astenia)
  • Insonnia o ipersonnia
  • Scarso appetito o eccessivo appetito
  • Irritabilità
  • Ansia
  • Difficoltà nel concentrarsi

I soggetti che soffrono di depressione cronica possono manifestare anche disturbi alimentari, dipendenza da alcool o sostanze stupefacenti, disturbi depressivi maggiori e anche disturbi di natura psicotica. Ovviamente la comorbilità con tutti questi disturbi non è sempre presente.

Depressione cronica in UE: i risultati della rilevazione EUROSTAT

I risultati della rilevazione EUROSTAT del 2019 hanno evidenziato che il 7,2% della popolazione UE era affetta da depressione cronica.

Secondo i dati dell’EUROSTAT, nel 2019 erano circa 32 milioni i residenti nei paesi UE affetti da distimia. Tradotto in percentuali, circa il 7,2% della popolazione UE era interessata dal disturbo (fonte).

I paesi più colpiti da depressione cronica

Tra i paesi UE le 5 percentuali maggiori si osservavano nei seguenti paesi:

  • Slovenia: 15%;
  • Portogallo: 12,2%;
  • Svezia: 11,7%;
  • Germania: 11,6%;
  • Croazia: 11,6%;

I paesi meno colpiti da depressione cronica

Invece le 5 percentuali più basse si erano osservate nelle seguenti economie:

  • Romania: 1%;
  • Bulgaria: 2,7%;
  • Malta: 3,5%;
  • Ungheria: 4%;
  • Polonia: 4,2%;

La distribuzione per fasce d’età

L’incidenza della distimia tra le diverse fasce d’età era invece la seguente:

  • 15-24 anni: 4,5%;
  • 24-35 anni: 6,5%;
  • 35-44 anni: 5,8%;
  • 45-64 anni: 8,3%;

L’incidenza della depressione cronica tra i due sessi

Stando ai dati EUROSTAT sarebbero le donne le più colpite dalla depressione cronica. Infatti a livello UE circa l’8,7% dei soggetti di sesso femminile ne soffriva, mentre solo al 5,6% degli uomini era stato diagnosticato tale disturbo (fonte).

In 13 paesi membri si osservavano valori relativi al sesso femminile superiori alla media UE:

  • Portogallo: 16,4%;
  • Slovenia: 16%;
  • Svezia: 13,4%;
  • Croazia: 13,4%;
  • Germania: 13,1%;
  • Lussemburgo: 11,8%;
  • Danimarca: 10,8%;
  • Lettonia: 10,3%;
  • Finlandia: 10%;
  • Francia: 9,7%;
  • Paesi Bassi: 9,3%;
  • Austria: 9,2%;
  • Belgio: 9%;

Di contro, i 5 paesi UE in cui si osservavano livelli molto bassi di disturbi depressivi tra le donne erano i seguenti:

  • Romania: 1,3%;
  • Bulgaria: 3,5%;
  • Irlanda: 4,3%;
  • Malta: 4,5%;
  • Grecia: 5%;

Tra gli uomini i livelli più alti di depressione di sono rilevati in questi 5 paesi:

  • Slovenia: 14,3%;
  • Svezia: 10%;
  • Germania: 9,9%;
  • Danimarca: 9,2%;
  • Croazia: 9,2%;

Di contro, i paesi UE in cui si sono registrate le percentuali più basse di individui maschili con distimia sono le seguenti:

  • Romania: 0,7%;
  • Bulgaria: 1,9%;
  • Grecia: 2,4%;
  • Malta: 2,6%;
  • Ungheria: 3%;

Quanti italiani soffrivano di depressione nel 2019?

In Italia la percentuale di persone che nel 2019 soffrivano di depressione cronica era pari al 5,3%, mentre le percentuali relative ai due sessi erano 6,9% per le donne e 3,5% per gli uomini. Vuol dire che per ogni uomo depresso erano presenti quasi due donne con il medesimo disturbo.

In Italia la ripartizione del disturbo complessiva per fasce d’età era la seguente:

  • 15-24 anni: 1,2%;
  • 24-35 anni: 1,5%;
  • 35-44 anni: 1,9%;
  • 45-64 anni: 4,7%;

I soggetti in tarda età lavorativa o in età da pensionamento erano quindi i più interessati dalla depressione. Anche l’analisi dei dati inerenti all’incidenza tra i due sessi in base alle diverse fasce d’età ha confermato questa ipotesi:

  • Donne 45-64 anni: 5,7%;
  • Uomini 45-64 anni: 3,6%;
  • Donne 35-44 anni: 2,4%;
  • Uomini 24-35 anni: 2,1%;
  • Donne 15-24 anni: 1,5%;
  • Donne 24-35 anni: 1,5%;
  • Uomini 35-44 anni: 1,4%;
  • Uomini 15-24 anni: 0,9%;

I giovani uomini sarebbero pertanto i meni interessati dai disturbi depressivi, di contro le donne con età superiore ai 45 anni sono le più colpite.

 

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