Quali sono le cause dell’ondata di polmoniti in Cina?

L’incremento di malattie respiratorie segnalato in Cina, che ha attirato l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sembra essere attribuibile all’influenza e ad altri agenti patogeni noti, piuttosto che a un nuovo virus. Secondo la Commissione Sanitaria Nazionale cinese, il recente aumento di infezioni respiratorie è il risultato della presenza di virus comuni come l’influenza, rinovirus, il virus respiratorio sinciziale (RSV), adenovirus e batteri come il Mycoplasma pneumoniae, spesso coinvolto nelle infezioni del tratto respiratorio.

Nelle ultime settimane si sono verificati alcuni casi anche in Francia; pertanto, la diffusione sta interessando anche l’Europa. Approfondiamo insieme l’argomento.

Quali sono i sintomi delle polmoniti che si stanno diffondendo in Cina?

I sintomi riportati includono febbre senza tosse e la presenza di noduli polmonari, aree di tessuto polmonare più dense individuabili tramite radiografia. Questi sintomi sono più comuni in infezioni batteriche piuttosto che virali, sebbene possano verificarsi anche in seguito a infezioni batteriche successive a episodi virali come l’influenza.

Alcuni esperti hanno suggerito un legame tra l’epidemia e la revoca delle restrizioni post-pandemiche in Cina, similmente a quanto accaduto in Europa e negli Stati Uniti lo scorso inverno, quando si è verificata un’epidemia di virus respiratorio sinciziale tra i bambini. L’ondata è apparsa particolarmente intensa dopo la Festa Nazionale, all’inizio di ottobre, i cui festeggiamenti possono aver facilitato la diffusione dei patogeni.

Come stanno rispondendo le autorità?

Le autorità cinesi hanno risposto invitando alla creazione di più ambulatori per la cura della febbre e promuovendo le vaccinazioni tra bambini e anziani, mentre il Paese affronta un’onda di malattie respiratorie nel suo primo inverno completo dopo la rimozione delle restrizioni Covid-19. È stato consigliato di estendere gli orari di servizio e aumentare l’accesso ai medicinali, incoraggiando l’uso delle mascherine e ponendo maggiore attenzione alla prevenzione delle malattie in luoghi affollati come scuole e case di cura.

L’OMS, la scorsa settimana, ha chiesto alla Cina di fornire informazioni su un preoccupante picco di malattie respiratorie e focolai di polmonite tra i bambini, come riportato da diversi media e da un servizio globale di monitoraggio delle malattie infettive. Successivamente, gli ufficiali di Pechino hanno comunicato un aumento dei ricoveri ospedalieri di bambini a causa di infezioni batteriche, RSV, influenza e virus del raffreddore comune a partire da ottobre, ma hanno rassicurato che i ricoveri non hanno sovraccaricato gli ospedali cinesi.

Sia le autorità cinesi che l’OMS sono state criticate in passato per una presunta mancanza di trasparenza nelle comunicazioni iniziali riguardo alla pandemia di Covid-19, partita da Wuhan, in Cina, nel dicembre del 2019.

Mycoplasma Pneumoniae: che cos’è?

Il Mycoplasma pneumoniae sembra essere il patogeno più rilevante nella diffusione delle polmoniti di cui parlavamo precedentemente. Questo è un batterio noto per essere uno dei principali agenti patogeni causanti infezioni del tratto respiratorio negli esseri umani. Questo microrganismo appartiene alla famiglia Mycoplasmataceae ed è un agente eziologico comune di patologie come la polmonite atipica e la tracheobronchite.

La caratteristica principale che lo rende diverso da tutti gli altri batteri è la mancanza di una parete cellulare: questa peculiarità lo rende anche intrinsecamente resistente a molti farmaci antimicrobici, nella fattispecie quelli che agiscono su questa struttura. La resilienza nei confronti dei trattamenti convenzionali e può contribuire alla persistenza delle infezioni respiratorie in alcuni casi.

Quali sono i sintomi di un’infezione da Mycoplasma pneumoniae?

Le infezioni da Mycoplasma pneumoniae si manifestano con una vasta gamma di sintomi, tra cui tosse, febbre, mal di gola, affaticamento e difficoltà respiratorie. Questi sintomi, sebbene solitamente non siano gravi, possono persistere per settimane o addirittura mesi, specialmente in individui con sistema immunitario compromesso o altre condizioni preesistenti.

Quali trattamenti si possono attuare per contrastare il Mycoplasma pneumoniae?

Il trattamento delle infezioni da Mycoplasma pneumoniae può essere complesso a causa della resistenza agli antibiotici standard. Gli antibiotici di scelta includono macrolidi, tetracicline o fluorochinoloni, anche se la resistenza a questi farmaci è in aumento. È importante consultare un medico per la gestione e il trattamento appropriato di queste infezioni.

Quali sono le fonti di contagio per il Mycoplasma pneumoniae?

Il Mycoplasma pneumoniae si diffonde attraverso goccioline respiratorie, in genere in ambienti affollati come scuole, dormitori o strutture simili. Mantenere l’igiene personale, evitare il contatto ravvicinato con individui infetti e praticare il lavaggio regolare delle mani sono metodi importanti per prevenire la diffusione di questa infezione.

Fonti

Waites, K. B., Xiao, L., Liu, Y., & Balish, M. F. (2017). Atypical Pathogens. Mandell, Douglas, and Bennett’s Principles and Practice of Infectious Diseases, 2, 2795-2811.

Waites, K. B., & Talkington, D. F. (2004). Mycoplasma pneumoniae and its role as a human pathogen. Clinical microbiology reviews, 17(4), 697-728.

Narita, M. (2016). Pathogenesis of extrapulmonary manifestations of Mycoplasma pneumoniae infection with special reference to pneumonia. Journal of infection and chemotherapy, 22(5), 240-243.

https://www.rainews.it/articoli/2023/11/boom-di-polmoniti-in-cina-le-autorita-sanitarie-a-causarle-agenti-patogeni-conosciuti-cosa-sappiamo-fino-ad-oggi-93e04dda-802c-4872-992c-82803798368b.html

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