Vaccino anti-COVID Moderna: dose richiamo efficace anche contro Omicron

Per mezzo di un comunicato l’azienda statunitense Moderna ha annunciato i risultati dello studio condotto sul proprio vaccino anti-COVID a mRNA SpikeVax in relazione alla variante Omicron nel SARS-CoV-2.

In Italia e nel resto dell’Unione Europea il dosaggio autorizzato per il richiamo (dose booster) con il vaccino di Moderna è pari a 50 µg, vale a dire la metà rispetto al quantitativo somministrato per le prime due dosi. Stando ai dati pubblicati dalla società con sede a Cambridge (Massachusetts), tale dosaggio sarebbe sufficiente a garantire un’adeguata protezione contro l’infezione e lo sviluppo della malattia in forma severa. Esaminiamo bene i risultati.

Vaccino anti-COVID di Moderna e variante Omicron: cosa dice lo studio?

Lo studio condotto su 20 soggetti ai quali è stata somministrata la dose booster di vaccino SpikeVax ha restituito risultati positivi, che evidenziano l’efficacia del vaccino statunitense nei confronti dell’ultima variante COVID-19 classificata. Segue un estratto del comunicato della società di Cambdrige:

“Al giorno 29 dopo la dose booster, il vaccino autorizzato da 50 µg di mRNA-1273 abbia aumentato i titoli della media geometrica dei titoli neutralizzanti (GMT) contro Omicron a 850, un livello circa 37 volte superiore ai livelli pre-boost. Sempre al giorno 29 dopo il boost, la dose di richiamo da 100 µg ha aumentato il GMT neutralizzante a 2228, che è circa 83 volte più alto il valore dei livelli pre-boost.”

In una nota l’amministratore delegato di Moderna Stéphane Bancel ha espresso la sua soddisfazione per i risultati preliminari, confermando che la sua società intrattiene relazioni forti con e principali autorità sanitarie mondiali per la lotta alla COVID-19.

Dose booster da 100 µg: quanto è sicura?

Moderna ha fornito anche i risultati dello studio di Fase II riguardante la dose di richiamo da 100 µg per il preparato SpikeVax. Come sottolineato in precedenza, al momento per la somministrazione della dose di richiamo si utilizza un dosaggio dimezzato. In base a quanto si legge nel comunicato, gli effetti indesiderati riscontrati a 7 giorni di distanza dal richiamo erano generalmente paragonabili a quelli già osservati successivamente alla prima e alla seconda somministrazione del vaccino SpikeVax.

Tuttavia rispetto ai soggetti che si sono sottoposti alla vaccinazione con il dosaggio di 50 µg, in quelli che hanno ricevuto il dosaggio di 100 µg l’incidenza degli effetti indesiderati è stata più alta.

Nuovo vaccino di Moderna contro la variante Omicron: cosa sappiamo?

In conclusione, Moderna ha nuovamente parlato del nuovo vaccino anti-COVID che starebbe sviluppato contro la nuova Omicron. Per il momento non si conoscono molti dettagli relativi al nuovo preparato, eccezion fatta per il nome (mRNA-1273.529) e per la deadline da rispettare per la sua uscita in commercio: il primo semestre 2022.

Oltretutto l’azienda di Cambridge sta riflettendo sull’inclusione della variante Omicron del SARS-CoV-2 all’interno del programma di richiamo multivalente.

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