Radioterapia ad ultra-precisione: che cos’è e come funziona?

La radioterapia è una strategia terapeutica usata in oncologia per trattare vari tipi di tumori.
Tra le varie problematiche legate al suo uso troviamo sicuramente l’elevata dose di effetti collaterali che possono verificarsi a carico dei tessuti sani, vista la bassa specificità d’azione del trattamento.

Le sfide in questo ambito riguardano proprio la necessità di sviluppare metodiche terapeutiche in grado di colpire in modo preciso il tumore, preservando il tessuto circostante sano.

Che cos’è e come funziona la radioterapia?

La radioterapia è un trattamento oncologico che prevede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti dirette contro la massa tumorale al fine di indurre la morte delle cellule neoplastiche e quindi dell’intero tumore.

Le radiazioni usate principalmente sono quelle ionizzanti, quindi estremamente energetiche e potenti, che immettono una notevole quantità di energia nel sistema colpito: è proprio questa energia che, una volta all’interno delle cellule, stimola reazioni chimiche che danneggiano le molecole biologiche e di conseguenza determinano la morte della cellula.

In particolare, la funzione biologica che viene colpita è quella della riproduzione cellulare: ad essere danneggiate sono quelle strutture biologiche che intervengono nella duplicazione della cellula, che quindi non riuscirà più a duplicarsi.

Gli specialisti la considerano una sorta di “chirurgia virtuale”, in quanto viene proposta per il trattamento di tumori per i quali l’intervento chirurgico sarebbe troppo complesso, come quelli alla prostata o in sede rinofaringe.

Sebbene la precisione della radioterapia sia aumentata sempre di più nel corso degli anni, può accadere che alcune cellule sane, vicine alla zona malata, siano colpite dalle radiazioni.

Nella radioterapia esterna, dove i raggi vengono convogliati nella regione anatomica interessata a partire da un erogatore esterno, la possibilità di coinvolgere un organo sano è abbastanza elevata.
La ricerca nell’ambito della ingegneria clinica si sforza di riuscire a sviluppare strumenti in grado di precisione sempre maggiore in modo da non colpire i tessuti sani dei pazienti durante le sedute di radioterapia.

Radioterapia ultra-performante ad altissima precisione: come funziona e come riesce ad essere precisa?

Un nuovo approccio radioterapico in grado di colpire il tumore in maniera estremamente precisa è stato introdotto in clinica per la prima volta al mondo al Negrar di Verona: l’innovazione, presente anche all’Università dell’Iowa, è stata presentata di recente al congresso dell’American Society for Therapeutic Oncology and Radiology (Astro) di San Diego.

Il sistema si chiama MrLinac “Unity”, la macchina per la radioterapia guidata da risonanza magnetica ad alta risoluzione: questo macchinario è dotato anche di un software in grado di anticipare la ventilazione polmonare del paziente e gestire il flusso dei raggi X in funzione del suo respiro, in modo da non perdere il fuoco del mirino ogni volta che il soggetto inspira o espira.
In questo modo si riesce a colpire solamente il tumore e non altre zone limitrofe non colpite dalla neoplasia.


Di fatto, immaginandolo come un cecchino, è come se tenesse sempre il tumore sotto tiro.
Oltre al trattamento di radioterapia al tumore alla prostata, la squadra di ricercatori che ha messo a punto il macchinario, ha sottoposto al trattamento innovativo anche pazienti affetti da metastasi in linfonodi, ossee e cerebrali.
In un anno di attività, sono state portate avanti più di 1000 applicazioni, su 102 pazienti con tumore alla prostata e 59 con metastasi per altri tumori.

Fonti

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2023/10/12/radioterapia-ultra-precisa-su-tumori-sente-respiro-del-paziente_6464144b-5d31-42ac-99af-bcf184b5b6e3.html

https://www.airc.it/cancro/affronta-la-malattia/guida-alle-terapie/radioterapia

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