7 consigli per prevenire cistite e infezioni urinarie ricorrenti

L’infezione delle vie urinarie (IVU) può essere una patologia frequente e insidiosa, soprattutto nelle donne. Tende infatti a ripresentarsi, anche dopo un adeguato trattamento.

La maggior parte di queste infezioni è causata da Escherichia coli, un batterio frequente e innocuo nell’intestino che tuttavia, se si sposta nel tratto urinario, può diventare patogeno. I medici solitamente trattano le infezioni batteriche con gli antibiotici che uccidono il batterio responsabile dell’infezione. Tuttavia ci sono buone pratiche che possono essere messe in atto per prevenire le infezioni delle vie urinarie in chi è soggetto e velocizzare la guarigione quando in corso insieme al trattamento farmacologico o prima di ricorrervi. Scopriamo come.

Infezioni delle vie urinarie e cistite: cosa sono

Le infezioni delle vie urinarie (IVU) colpiscono le componenti anatomiche che formano l’apparato urinario: reni, ureteri, vescica e uretra. Si verificano quando i batteri o altri microrganismi, entrando attraverso l’uretra, proliferano e si moltiplicano nelle vie urinarie. Quando ad infiammarsi a causa dell’infezione batterica è la vescica, ci troviamo di fronte a una cistite.

Le IVU possono colpire tutti gli individui, senza distinzioni di sesso ed età, tuttavia sono più frequenti nelle donne di età compresa tra i 16 e i 35 anni.

I principali fattori di rischio sono:

  • L’anatomia stessa del sesso femminile (la brevità dell’uretra rispetto a quella maschile favorisce l’accesso dei batteri alle vie urinarie)
  • Gravidanza
  • Utilizzo di anticoncezionali
  • Stipsi o stitichezza frequente
  • Assunzione di determinati farmaci

Infezione delle vie urinarie: i sintomi

Come capire se si è affetti da un’infezione delle vie urinarie? Una patologia di questo genere solitamente comporta un cambiamento delle abitudini urinarie.

I sintomi delle IVU possono includere:

  • Aumento della frequenza e dell’urgenza della minzione
  • Dolore o bruciore durante la minzione
  • Febbre
  • Nausea o vomito
  • Pressione o crampi nell’addome inferiore e nell’inguine
  • Cambiamento nell’odore o nel colore dell’urina
  • Presenza di sangue nell’urina
  • Urine torbide, di odore sgradevole, con tracce di sangue

Infezione delle vie urinarie: consigli utili per prevenirle e trattarle senza antibiotici

A volte il corpo può risolvere da sé piccole infezioni non gravi, senza l’ausilio di antibiotici. Secondo alcune stime, il 25-42% delle infezioni IVU non gravi si risolve da solo grazie a una serie di rimedi “casalinghi” e naturali che consentono di trattare l’infezione sintomatica. Si consiglia comunque di rivolgersi a un medico in caso i sintomi si aggravino o si verifichino complicanze o gonfiori anomali.

Ecco di seguito alcuni consigli da seguire e rimedi naturali nelle fasi iniziali del manifestarsi di sintomi riconducibili a infezione delle vie urinarie, durante le infezioni e per prevenirle.

  1. Restare idratati

Bere molta acqua può aiutare a prevenire e trattare le IVU. L’acqua aiuta gli organi del tratto urinario a rimuovere i rifiuti dal corpo. Una corretta idratazione inoltre diluisce l’urina, rendendo di conseguenza più difficile per i batteri infettare le cellule che rivestono gli organi urinari. In caso di cistite, bere tisane a base di malva o camomilla può essere utile grazie all’azione lenitiva sulla vescica, diminuendo l’infiammazione.

2. Urinare frequentemente

La minzione frequente può aiutare a eliminare i batteri dal tratto urinario. Urinare il prima possibile subito dopo lo stimolo può aiutare a prevenire e curare le IVU.

3. Bere succo di mirtillo rosso

Il succo di mirtillo rosso è uno dei trattamenti naturali perfetti per le IVU. Secondo una ricerca realizzata da Trusted Source, il succo di mirtillo contiene alcune proprietà che possono impedire ai batteri Escherichia coli di attaccarsi alle cellule del tratto urinario.

4. Assumere fermenti lattici probiotici

I batteri benefici, chiamati probiotici, possono aiutare a mantenere il tratto urinario sano e libero da batteri nocivi. Sono definiti probiotici quei batteri che, una volta ingeriti in adeguate quantità, siano in grado di raggiungere vivi l’intestino ed esercitare funzioni benefiche per l’organismo. Nel caso si sia soggetti a cistiti e infezioni urinarie ricorrenti, è utile integrare nella dieta yogurt con probiotici del gruppo Lactobacillus o integratori che  contengano fermenti lattici probiotici.

5. Assumere vitamina C

La vitamina C è un antiossidante che aiuta a migliorare la funzione del sistema immunitario. Reagisce anche con i nitrati nelle urine per formare ossidi di azoto che possono uccidere i batteri. Può abbassare il pH dell’urina, rendendo di conseguenza meno probabile la sopravvivenza dei batteri.

6. Praticare una corretta igiene intima

Le IVU possono svilupparsi quando i batteri del retto o delle feci hanno accesso all’uretra.  Questo accorgimento è consigliato soprattutto alle donne: la corretta igiene intima deve essere condotta dall’avanti verso dietro per evitare che i batteri presenti nelle feci possano penetrare attraverso l’uretra.

7. Praticare una corretta igiene dopo i rapporti sessuali

I rapporti sessuali possono introdurre batteri e altri microbi nel tratto urinario. Praticare una corretta igiene prima e dopo i rapporti può aiutare a ridurre questo rischio. Risulta utile anche urinare dopo un rapporto sessuale, per “lavare via” eventuali batteri che avessero raggiunto l’uretra. È buona norma, inoltre, assicurarsi che i partner sessuali siano a conoscenza di eventuali infezioni attuali o passate.

Quando assumere antibiotici per un’infezione delle vie urinarie

In caso di sospetta infezione delle vie urinarie, gli antibiotici non sono sempre necessari, ma è comunque importante rivolgersi a un medico, che potrà indicare trattamenti più blandi iniziali anche naturali (a base di mirtillo rosso, semi di pompelmo, D-mannosio, fermenti lattici, ecc) o suggerire il ricorso a un esame delle urine e/o urinocoltura con antibiogramma, per individuare tipologia di infezione ed eventuale antibiotico più adeguato. Evitare di ricorrere ad antibiotici con somministrazioni fai-da-te e senza prescrizione medica.

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