Memoria Eidetica: Significato, Come Funziona e Come Svilupparla

Che cos’è la memoria eidetica? Quando si attiva e quando possiamo ricorrervi? Chi ha una memoria eidetica molto sviluppata, in che tipo di attività potrebbe eccellere?

Oggi ci occupiamo di un tema molto interessante, intimamente connesso con il funzionamento del nostro cervello e che ci distingue gli uni dagli altri.

Se vuoi saperne di più sei nel posto giusto. Parleremo infatti in modo diffuso proprio della memoria eidetica, analizzandone il significato, le potenzialità e le evoluzioni.

Che cos’è la memoria eidetica?

La memoria eidetica è una particolare tipologia di memoria, che ci consente di richiamare in modo piuttosto vivido immagini dalla nostra memoria. È una memoria che può crearsi anche dopo scarse e brevi esposizioni all’immagine in questione e che ha un altissimo grado di precisione nel breve periodo.

La memoria eidetica viene spesso confusa con quella fotografica, anche se esistono delle differenze molto importanti tra le due, che avremo modo di analizzare tra pochissimo.

memoria eidetica

La memoria eidetica è molto rara

La memoria eidetica non è per tutti. Gli studi più recenti in materia evidenziano come sia in realtà presente in una percentuale molto esigua di bambini e praticamente assente negli adulti. Sono pochissimi i soggetti che riescono a mantenerla, anche quando si ricorre ad allenamenti specifici in questo senso.

Se non hai mai avuto esperienze di questo tipo e non sei mai riuscito a ricordare in modo preciso un’immagine alla quale eri stato esposto, non ti preoccupare. Sono davvero in pochi a poter vantare questo tipo di memoria e soprattutto a mantenerla negli anni.

Come si manifesta la memoria eidetica?

La memoria eidetica è un tipo di memoria che ha delle forme di manifestazione peculiari. Consiste infatti nell’abilità di poter richiamare visivamente un’immagine che abbiamo visto magari anche per pochi secondi, riportando inoltre un altissimo grado di precisione sui dettagli.

Si distingue dalla memoria fotografica: la seconda infatti riguarda la capacità di poter ricordare delle pagine di testo o con dei numeri in modo molto preciso. La seconda inoltre, al contrario della memoria eidetica, non è stata mai provata scientificamente ed è oggetto, almeno per il momento, di supposizioni che non hanno mai trovato riscontri scientifici.

Una questione da… bambini

Come dimostrano gli studi più avanzati in materia, sono quasi sempre e soltanto i bambini ad mostrare di possedere una memoria di questo genere.

Anche tra i bambini comunque val la pena di ricordare che la memoria è presente soltanto tra il 2 e il 10% dei soggetti tra i 6 e i 12 anni di età.

La percentuale invece approccia rapidamente lo 0% man mano che si va avanti con gli anni. Non ci sono fondamentalmente adulti che possono vantare questo tipo di memoria, fatta eccezione per pochi soggetti che sono appunto passati alla storia per aver dimostrato, anche se quasi mai in senso scientificamente misurabile, di aver una memoria di questo tipo.

No, la memoria eidetica non è associata con l’intelligenza

Gli studi condotti sui bambini che hanno riportato un buon grado di memoria eidetica non sono mai riusciti a collegare questo tipo di memoria con un’intelligenza particolarmente sviluppata. Siamo davanti, per intenderci, ad una capacità mentale che sembra essere completamente scollegata o comunque non correlata allo sviluppo di ulteriori capacità mentali.

Si può esercitare, anche se limitatamente

Una para-memoria eidetica può essere ottenuta tramite processi di allenamento specifici, studiati e creati nel corso di anni e che possono aiutare il soggetto che si sia sottoposto a tali allenamenti di avere una sorta di memoria per immagini alle quali è esposto per pochi secondi.

Non è però ancora chiaro, allo stadio attuale degli studi, se si tratti effettivamente di memoria eidetica spontanea o semplicemente dell’accumulo di diverse tecniche che possono aiutare a ricordare alcuni dettagli di determinate immagini.

Il caso dei giocatori di scacchi

Si è associata in molti studi la memoria eidetica ai giocatori di scacchi di particolare bravura. La capacità di ricordare l’intera sequenza delle mosse di una partita è stata infatti, erroneamente, associata con la presenza di memoria eidetica in questi soggetti.

In realtà la capacità di ricordare le mosse di partite anche lunghe e complesse è in realtà da ricondursi alla conoscenza del gioco in quanto tale, con la capacità di analizzare partite e posizioni complesse e ricordare lo sviluppo delle stesse.

Giocatori di scacchi messi davanti a sequenze di mosse senza ordine logico hanno infatti dimostrato di non avere capacità mnemoniche relativamente alle posizioni superiori a chi non aveva mai giocato una partita di scacchi prima.

La memoria straordinaria dei giocatori di scacchi è dunque da ricondursi alla capacità di ricordare specifici pattern e non le posizioni in quanto tali.

Si può davvero sviluppare la memoria eidetica?

Allo stato delle conoscenze attuali, no. Anche corsi molto costosi, come quelli che vengono pubblicizzati da enti e scuole specifiche, non sono in grado di creare una memoria eidetica dal nulla. Si tratta piuttosto di corsi che hanno come scopo quello di insegnare delle specifiche tecniche di memorizzazione che, per quanto sicuramente utili allo scopo, poco hanno a che fare con la possibilità di sviluppare un’autentica memoria eidetica.

Diffidare sempre dunque di chi promette di sviluppare facoltà mentali che non solo non possono essere sviluppate, ma che sulle quali si nutrono ancora seri dubbi riguardo la loro esistenza.

La memoria eidetica autentica è un dono che sembrerebbe, almeno per il momento, impossibile da sviluppare volontariamente.

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