Secondo uno studio le uova nella dieta non aumentano il colesterolo

Uno studio condotto dal Duke Clinical Research Institute con sede nella città di Durham in North Carolina, è riuscito a ottenere evidenze secondo le quali il consumo regolare di uova porti ad un aumento della colesterolemia, ossia l’indice di colesterolo nel sangue.

L’indagine ha coinvolto 140 pazienti affetti da patologie cardiovascolari o a elevato rischio cardiovascolare.

Le uova nella dieta: fanno bene o male?

Le uova di gallina, che sono da un punto di vista alimentare, le più consumate ed utilizzate, forniscono tutti gli aminoacidi essenziali per il benessere dell’organismo, inoltre sono anche molto ricche di vitamine importanti come la A, la B6, la B12 e molti minerali.

Tuttavia a fianco della fonte elevata di proteine, le uova contengono anche molti grassi, la maggior parte dei quali saturi e una componente considerevole di colesterolo che ammonta a 200 milligrammi in media.

Consumare anche solo due uova al giorno fa superare di gran lunga il fabbisogno quotidiano che è stimato sui 300 milligrammi.

Al contempo, la presenza di lecitine potrebbe favorire da un lato il trasporto inverso del colesterolo dalle arterie al fegato potenziando l’attività dell’HDL (il colesterolo buono) e dall’altro potenzia le prestazioni cerebrali e i processi digestivi dell’alimento.

Qual è stato lo scopo del lavoro? Cosa è stato osservato?

Lo scopo del lavoro è stato quello di esaminare gli effetti del consumo di un numero uguale o superiore a 12 uova alla settimana rispetto a una dieta invece con un basso consumo di uova, ossia con meno di due uova alla settimana.

I parametri monitorati sono stati quelli dei livelli di HDL e LDL.
I risultati emersi hanno evidenziato come i livelli di colesterolo permanevano sostanzialmente simili tra coloro che consumavano uova con frequenza rispetto ai soggetti che ne facevano un consumo minore.

Come sono stati reclutati i soggetti?

Il gruppo di ricerca ha lavorato principalmente usando uova fortificate che presentano una minore quantità di grassi saturi e sono arricchite con vitamine e minerali aggiuntivi, tra cui iodio, vitamina D, selenio, vitamina del gruppo B (B2, B5, B12) e acidi grassi omega-3.

I partecipanti allo studio sono stati assegnati in maniera casuale a consumare 12 uova fortificate a settimana cucinate secondo le loro preferenze, oppure a consumare meno di due uova alla settimana di qualsiasi tipo (fortificate o meno).

Tutti i partecipanti con un età media di 65 anni, che avessero presentato in precedenza eventi cardiovascolari o che presentassero almeno due fattori di rischio cardiovascolare sono stati sottoposti, durante lo studio, a visite di controllo periodiche ed esami del sangue.

Quali spunti ci forniscono i risultati di questo studio?

Secondo i coordinatori dello studio le malattie cardiovascolari sono influenzate in parte dai fattori di rischio, tra cui ricordiamo l’ipertensione, colesterolo elevato, diabete e indice di massa corporea elevato.

L’alimentazione può incidere in maniera significativa su questi fattori, specialmente per quanto riguarda il consumo di fonti proteiche animali che spesso portano con sé anche una notevole componente di colesterolo. Per quanto riguarda il contributo del consumo di uova c’è molta incertezza specialmente per individui a rischio di malattie cardiache.

I risultati di questo studio possono fornire rassicurazioni sull’accettabilità del consumo di uova per quanto riguarda gli effetti sui livelli di grassi.

Fonti

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/ma-mangiare-uova-fa-bene-o-male

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