Dolore al Pene: Cause più Frequenti, Diagnosi e Terapia

Diagnosi e Trattamenti per il dolore al pene 

Si raccomanda ancora una volta in maniera chiara di affidarsi alle cure di un medico, senza perdere tempo e soprattutto senza affidarsi a terapie fai da te.

Cosa spaventa e trattiene maggiormente dal sottoporsi ad una visita medica in ambito urologico e andrologico? Senza dubbio l’imbarazzo è causa di gran parte delle inibizioni e delle diffidenze nel farsi visitare, così come la paura generica di ricevere cattive notizie ma gran parte delle paure sono anche da ricondurre alla paura dello svolgimento della visita in sé, nel timore possa essere invasiva e dolorosa, o di sentirsi in qualche modo giudicati o rimproverati dal medico.

In tal senso ricordiamo ancora che il compito del medico è quello di raccogliere tutte le informazioni utili al fine di giungere ad una diagnosi e quindi di fornire una terapia, una cura e consigli utili per prevenire il ripetersi di condizioni patologiche.

Ancora più importante è la precocità con cui ci si rivolge al consulto medico, perché tanto prima si giunge ad una diagnosi, tanto prima verrà fornita una terapia adeguata e quindi tanto più veloce sarà il processo di guarigione. Inoltre in alcuni casi, l’intervento medico tempestivo permette di prevenire danni irreparabili o che possono compromettere la funzionalità erettile e quindi la vita sessuale del paziente.

Come si svolge la visita?

Nel corso della visita il medico si sincera prima dell’entità del dolore al pene, delle modalità di insorgenza, quindi se si manifesta durante la minzione, durante l’erezione, a seguito dell’attività sportiva, al mattino oppure alla sera e se coinvolge tutta la struttura del pene, zone specifiche o se riguarda anche testicoli e zone limitrofe. Il medico si deve sincerare anche delle abitudini sessuali del paziente e se di recente si siano verificati episodi di febbre e malessere diffuso.

A questa fase di raccolta di informazioni segue una valutazione diretta del pene, in cui il medico osserva lo stato della cute, la presenza di eventuali bolle, puntini, vescicole, ulcerazioni, ferite o alterazioni cromatiche, la curvatura del pene, lo stato del prepuzio e la presenza di zone di dolorabilità al tatto.

In base ai sospetti diagnostici il medico può ritenere necessario sottoporre il paziente ad approfondimenti diagnostici come ad esempio un esame del sangue, l’esame delle urine (utile per individuare infezioni batteriche o la presenza di sangue) o un tampone delle manifestazioni cutanee per individuare la specie batterica responsabile.

La strategia terapeutica sarà quindi indicata dal medico in base alla causa responsabile del dolore al pene, e potrà consistere nel semplice ricorso a detergenti che rispettino il pH fisiologico della pelle o ad indumenti in cotone qualora il problema sia da riferire al contatto con sostanze irritanti, a terapie farmacologiche, ad esempio con vasodilatatori o in alcuni casi ancora il ricorso ad un intervento chirurgico.

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