Negli ultimi anni, le persone che fanno uso di occhiali e che si sono trovate a doverli cambiare, si sono sentite proporre le lenti anti luce blu. Queste lenti sembrano aiutare a filtrare e ridurre i danni causati dalla luce prodotta da fonti artificiali, in particolare ci si riferisce alla luce degli schermi. Ma il loro utilizzo funziona davvero? Vediamo più in dettaglio cosa sono le lenti anti luce blu, come ridurre l’ esposizione a queste fonti luminose.
In questo articolo parliamo di:
Cos’è la luce blu
La luce blu è un tipo di luce visibile nello spettro luminoso con una lunghezza d’onda compresa tra 415 e 455 nanometri. La luce blu è presente in natura quando guardiamo il cielo blu, ma in modo più intenso viene prodotta da fonti artificiali, come gli schermi di pc o smartphone. Le lenti da occhiali con filtro anti luce blu filtrano le radiazioni ultraviolette e porzioni variabili di luce visibile a lunghezze d’onda corte prima che raggiungano l’occhio.
I potenziali benefici delle lenti anti luce blu
Sembra che le lenti anti luce blu migliorino le prestazioni visive durante l’uso di dispositivi digitali, proteggano la retina e favoriscano la qualità del sonno. Quest’ultimo punto sembra essere collegato al fatto il nostro cervello è abituato a interpretare la luce blu come un segnale diurno, di vigilanza e attenzione. Ora, invece, l’alta esposizione alla luce blu da dispositivi elettronici può confondere il nostro corpo: ad esempio una fonte artificiale come uno smartphone in un ambiente buio, può anche alterare il ciclo sonno-veglia.
Benefici non rilevabili nell’uso di lenti anti luce blu
Secondo una metanalisi del 2023 su 17 diversi studi condotti tra il 2009 e il 2021 pubblicata nel Cochrane Database of Systematic Reviews sembra che il filtro anti luce blu non ha mostrato benefici nella prevenzione dell’affaticamento degli occhi causato dall’uso di cellulari e computer, né ha migliorato la qualità del sonno. Non solo, infatti, non sono emerse differenze clinicamente significative nei cambiamenti di frequenza critica di fusione (CFF), un test per valutare l’affaticamento visivo. L’effetto sulla qualità del sonno, poi, rimane incerto a causa dei risultati contrastanti e delle popolazioni eterogenee analizzate.
Anche altri parametri non sembrano avere benefici dalle lenti anti luce blu come sensibilità al contrasto, riflessi fastidiosi, proporzione di occhi con patologie maculari, distinzione cromatica, soddisfazione dei pazienti riguardo alle loro prestazioni visive. Secondo gli autori, sono necessari ulteriori studi per definire più chiaramente gli effetti delle lenti con filtro per luce blu sulle prestazioni visive, la salute maculare e il sonno negli adulti.
Quali sono gli effetti collaterali dell’esposizione alla luce blu
Un’esposizione eccessiva alla luce blu può causare diversi effetti collaterali. Innanzitutto, è da tenere presente la “sindrome da visione al computer”, caratterizzata da:
- affaticamento visivo e sforzo agli occhi
- occhio secco
- visione sfocata
- mal di testa
Come già accennato, l’eccessiva esposizione da luce blu pare alterare la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno. Questo impatta il ciclo sonno-veglia rendendo difficile addormentarsi e rimanere addormentati.
L’esposizione alla luce blu con una scarsa qualità del sonno può portare anche ad una peggiore gestione dello stress.Un sonno di scarsa qualità, specialmente per la mancanza di cicli REM, impedisce al cervello di rilassarsi completamente, amplificando le sensazioni di stress.
Come ridurre e prevenire l’esposizione alla luce blu
Oltre a fare i normali controlli di routine dall’oculista, è bene rivolgersi al medico di famiglia o allo specialista se si notano: affaticamento visivo frequente o persistente, sforzo agli occhi che dura per diversi giorni, sintomi cronici di occhio secco, peggioramento evidente della qualità della vista, visione sfocata prolungata o ricorrente. Inoltre, si possono attuare delle strategie per prevenire l’affaticamento degli occhi.
- Fai pause regolari per gli occhi
Allontanati periodicamente dagli schermi, ma senza controllare il telefono durante queste pause. Se possibile, fare passeggiate all’aperto durante il giorno che permette di assorbire vitamina D e connettersi con la natura, riducendo lo stress. - Regola l’illuminazione
Meglio tenere le luci di casa o sul posto di lavoro non troppo alte. Sì alla luce rossa come luce notturna nella tua camera da letto invece delle lampadine LED. La luce rossa è meno probabile che interferisca con il ritmo circadiano poiché ha lunghezze d’onda più brevi. - Dedicati a hobby senza schermi
Attività come leggere (da libro fisico), lavorare a maglia o cucinare possono aiutarti a ridurre il tempo davanti agli schermi. Un metodo è fare queste attività in una specifica zona di casa screen-free. - Imponi regole sugli schermi in camera da letto
Evita di usare dispositivi elettronici nelle 2-3 ore precedenti al momento di andare a dormire per migliorare la qualità del sonno. - Affronta i sintomi di occhio secco
Se si percepisce di avere gli occhi secchi, chiedere in farmacia colliri lenitivi e idratanti per gli occhi. Si possono utilizzare più volte al giorno.
Fonti:
Healthline -blue light
Cochrane Library
Blue‐light filtering spectacle lenses for visual performance, sleep, and macular health in adults