Raucedine: Cause, Sintomi e Cura

Quali sono le cause più frequenti della raucedine?

Come accennato, nonostante la voce sia una funzione estremamente complessa, può essere ricondotta principalmente a quadri di alterazione, infiammazione e patologia a carico della laringe.

Come vedremo, spesso si tratta di un fenomeno infiammatorio passeggero, legato per lo più ad infezioni tipiche delle stagioni fredde, talvolta invece però rappresenta la spia di una condizione clinica più seria.

Laringite acuta

Si tratta di un processo infiammatorio a carico della mucosa laringea, in genere dovuto ad un’infezione virale o batterica. È per lo più legata alle infezioni tipiche delle stagioni fredde, quindi si associa a raffreddore, mal di gola e gola arrossata oltre che all’abbassamento della voce (raucedine).

Ma perché si manifesta la raucedine? In caso di infiammazione si viene a creare una condizione di edema a livello delle corde vocali, la cui vibrazione pertanto sarà limitata o alterata.

Lo stato di infiammazione della mucosa laringea può essere anche legato al reflusso gastro-esofageo, condizione in cui si ha la risalita degli acidi gastrici che hanno un effetto lesivo sulla mucosa. La risalita dei succhi gastrici è promossa da alcune patologie infiammatorie, da pasti molto abbondanti o dall’assunzione di cibi quali il cioccolato, alimenti ricchi di grassi, alcool o ancora assumere una posizione sdraiata dopo i pasti.

Nel caso in cui l’infiammazione della mucosa laringea sia causata dal reflusso si avverte un tipico sintomo che è il cosiddetto “globo faringeo”, ossia la sensazione di avere un corpo estraneo in gola, a cui talvolta possono associarsi una tosse cronica dovuta alla risalita di acidi gastrici sino alle vie respiratorie, ed iperemia (ossia arrossamento) della mucosa laringea.

In qualsiasi caso il sintomo più rilevante della laringite è l’abbassamento della voce, quindi disfonia che si associa a secchezza della mucosa, tosse ed espettorato.

Laringite cronica

In questo caso le lesioni che causano il disturbo si instaurano ed agiscono sul lungo periodo. I fattori più predisponenti alle lesioni croniche della mucosa sono per lo più di natura irritante quali il fumo, l’alcool, reflusso gastro-esofageo protratto nel tempo ed ancora, il dover parlare a voce alta per più ore al giorno per motivi legati al lavoro o agli hobby personali (canto, doppiaggio, insegnamento, recitazione, lavorare in ambienti rumorosi).

Ipotonia delle corde vocali

Può trattarsi frequentemente di una malattia professionale, legata pertanto a quelle categorie di lavoratori che devono parlare a voce alta per molte ore al giorno. Si tratta per lo più di insegnanti, lavoratori di call center, cantanti o doppiatori.

Lo sforzo che compiono le corde vocali porta ad un progressivo abbassamento della voce che si associa anche ad un affaticamento della muscolatura del collo e sul lungo periodo può costituire un fattore promuovente per la formazione di noduli laringei.

Noduli delle corde vocali

Si tratta di ispessimenti della mucosa che riveste le corde vocali che creano un impedimento all’avvicinarsi delle corde, fenomeno che causa delle alterazioni alla normale vibrazione e quindi raucedine. Come abbiamo visto tra le cause scatenanti vi è l’utilizzo prolungato della voce per più ore durante il giorno, quindi può considerarsi come una patologia professionale.

Il nodulo delle corde vocali può regredire se la causa che lo ha scatenato viene a mancare o si attenua con il tempo, ma talvolta, a seconda della posizione e delle dimensioni invece si rende necessario un intervento chirurgico per rimuoverlo.

Polipo delle corde vocali

I polipi costituiscono una degenerazione dei noduli, e differentemente da essi, non regrediscono da soli al venir meno dello stimolo che li ha causati. Tuttavia è necessario chiarire che il polipo non è una lesione che corre il rischio di trasformarsi in tumore. La rimozione avviene soltanto tramite intervento chirurgico e la voce resterà irrimediabilmente alterata.

Paralisi delle corde vocali

Si tratta di paralisi che colpiscono il nervo vago, ossia il responsabile dell’innervazione della laringe. Possono essere unilaterali o bilaterali, determinando in ogni caso un’alterazione del movimento delle corde vocali e dunque alterazione della qualità della voce che può suonare rauca. In alcuni casi il soggetto non riesce a produrre alcun suono (afonia).

Tumore della laringe

I fattori di rischio sono piuttosto noti: il fumo e l’alcool, ma a questi si sommano anche l’esposizione a sostanze nocive quali l’amianto. I tumori alla laringe sono i più comuni tra tutti quelli di interesse otorinolaringoiatrico, ed è bene dire che molto spesso sono preceduti dalla formazione di lesioni precancerose, in cui si manifesta un ispessimento della mucosa e conseguente cheratinizzazione.

La presenza di lesioni alla laringe non è per forza indice di pericolo per la vita, né di morte, infatti in molti casi si tratta di manifestazioni benigne che possono essere curate con successo se prese in stadi iniziali.

Quali sono le lesioni più comuni? Una è la leucoplachia, la più comune, che si presenta di colore biancastro e consistenza duro-elastica. Provoca disfonia, quindi alterazione della qualità della voce. L’altra condizione, da prendere in più seria considerazione rispetto alla precedente, è l’eritroplachia, lesione di colore rosso acceso, spesso sanguinante, che ha un’alta probabilità di trasformarsi in senso maligno e quindi in tumore.

Passiamo ora ad approfondire come il medico effettua la diagnosi e quali sono i rimedi più diffusi per far tornare la voce. Voltiamo pagina per leggere di più. 

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