Raucedine: Cause, Sintomi e Cura

Diagnosi e Terapia

Un abbassamento della voce che insorge a seguito di uno sforzo vocale (urla, aver parlato a lungo, canto), non deve far insorgere alcun timore. Di norma è sufficiente dare un po’ di riposo alla voce e soprattutto mantenere la mucosa ben idratata, quindi il consiglio è quello di bere molti liquidi e di prediligere una dieta ricca di frutta e di verdura.

Per chi poi deve lavorare con la propria voce, esistono tecniche di preparazione e soprattutto di respirazione che consentono di “riscaldare” le corde vocali, proprio come si fa prima di iniziare una sessione di allenamento, in modo da ridurre i traumatismi e gli affaticamenti con gli esiti visti sopra.

Quando invece la raucedine si instaura a seguito di un’infezione virale o batterica (raffreddore, influenza) è bene parlarne al proprio medico curante, sia per lenire la sensazione di fastidio che per trattare correttamente la patologia scatenante. Si raccomanda di evitare in qualsiasi modo di ricorrere a terapie fai da te o di seguire improbabili automedicazioni, questo perché assumere un antibiotico quando l’agente infettivo è un virus non solo non darebbe alcun effetto, ma potrebbe rivelarsi anche dannoso e ritardare la guarigione.

Quando la raucedine invece è una condizione persistente o si manifesta di frequente anche senza motivi apparenti che la giustificano, è necessario rivolgersi con tempestività ad un medico specialista in otorinolaringoiatria, senza perdere tempo nel ricercare improbabili rimedi naturali. Ricordiamo, infatti, che la tempestività di intervento può risultare determinante ai fini del completo successo della terapia.

Le indagini svolte dall’otorinolaringoiatria si avvalgono il più delle volte di strumenti endoscopici che, introdotti attraverso la cavità nasale o la cavità orale, vanno ad offrire una panoramica ad alta risoluzione circa lo stato di salute, infiammazione, lesione della mucosa laringea e consentono di constatare la presenza di noduli, polipi o lesioni precancerose da cui verrà prelevato un campione (biopsia) per decretarne la natura benigna o maligna, e procedere indicando la cura più opportuna. Il trattamento potrà essere di natura farmacologica o di natura chirurgica a seconda dei casi.

In caso di reflusso gastroesofageo viene in genere somministrata una terapia anti-acido o farmaci inibitori della pompa protonica, destinati a ridurne la produzione a livello dello stomaco degli acidi gastrici e la loro secrezione.

Quando, invece, l’infiammazione della mucosa laringea presenta edema è utile somministrare (sempre e solo su indicazione medica) una terapia cortisonica, con la funzione di ridurre il gonfiore delle corde vocali e quindi di migliorare la loro vibrazione per ripristinare la qualità della voce.

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