Tumore al Polmone: osimertinib e durvalumab funzionano

Il tumore al polmone è tra le neoplasie più diffuse e anche tra le più letali.
Secondo l’AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), nel 2022 ci sono state 43.900 nuove diagnosi di tumore del polmone (29.300 uomini e 14.600 donne), rappresentando il 15% delle diagnosi di tumore negli uomini e il 6% nelle donne.

Secondo queste stime un uomo di 10 e una donna su 35 possono sviluppare neoplasie polmonari durante la loro vita e rispettivamente un uomo su 11 e una donna su 45 rischiano di perirne. Sono stime molto inquietanti ma ci fanno capire l’entità del problema; infatti, il tumore al polmone è una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati, con circa 34.000 decessi annuali in Italia.

Tumore al polmone: quali sono i fattori di rischio?

Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio del tumore al polmone. Il tabacco aumenta la probabilità di ammalarsi in modo direttamente proporzionale alla durata e alla quantità di fumo.

Tuttavia, dobbiamo ricordare che anche l’esposizione al fumo passivo, amianto, radon, metalli pesanti, inquinamento atmosferico e precedenti patologie contribuiscono al rischio.

Tra i fattori di rischio c’è anche la familiarità, infatti mutazioni genetiche su geni come p53, p16 e K-RAS sono legate allo sviluppo del cancro del polmone non a piccole cellule, mentre mutazioni di p53 e RB1 sono comuni nel tumore a piccole cellule.

Quali sono le tipologie principali di tumore al polmone?

I principali tipi di tumore al polmone sono:

  • Tumore a piccole cellule (SCLC): si sviluppa nei bronchi maggiori, con una prognosi peggiore. Risulta essere il tumore tipico dei fumatori
  • Tumore non a piccole cellule (NSCLC): Comprende il carcinoma spinocellulare, adenocarcinoma e carcinoma a grandi cellule, con diverse localizzazioni e prognosi.

Sintomi del tumore al polmone: quali sono i principali?

Tra i sintomi principali si notano:

  • Tosse persistente
  • Sangue nell’espettorato
  • Respiro corto
  • Dolore al petto
  • Perdita di peso
  • Frequenti infezioni respiratorie

Prevenzione, diagnosi e trattamento del tumore al polmone

La prevenzione primaria passa in primo luogo dall’evitare il fumo. Per chi non è fumatore, è di cruciale importanza ridurre l’esposizione al fumo passivo e usare protezioni contro sostanze cancerogene.

La diagnosi avviene tramite l’uso di esami radiologici e biopsie per confermare la presenza di cellule tumorali

Per quanto riguarda il trattamento, questo si differenzia in base al tipo di neoplasia polmonare.

I tumori non a piccole cellule vengono solitamente trattati con chirurgia, chemioterapia, radioterapia e terapie mirate come quelle verso gli inibitori delle tirosino-chinasi.
I tumori a piccole cellule invece vengono trattati principalmente con chemioterapia, spesso associata a radioterapia per ridurre il rischio di metastasi cerebrali.

Nuovi sviluppi nella terapia con osimertinib: i risultati incoraggianti di alcuni studi

Tra i campi in cui si combatte la battaglia contro il tumore, uno in cui si investono molte risorse è quello relativo allo sviluppo di nuove molecole da poter usare come farmaco.

I nuovi farmaci sviluppati contro le neoplasie sono spesso derivati da anticorpi monoclonali: è il caso di osimertinib e durvalumab che sembrano serbare molte speranze grazie alla loro efficacia.

Per ciò che concerne i trattamenti disponibili, ci sono nuovi sviluppi per una tipologia particolare di terapia mirata con la molecola osimertinib, che ha dimostrato di ridurre il rischio di progressione della neoplasia o di morte dell’84% nei pazienti colpiti da neoplasia del polmone non a piccole cellule, caratterizzato anche da una mutazione specifica sul gene EGFR.

Gli sviluppi promettenti su questo tipo di farmaco provengono dai risultati su uno studio recente che evidenziano come osimertinib riesca a prolungare la sopravvivenza libera da progressione della malattia per più di tre anni.
Questi dati sono stati pubblicati sul prestigioso New England Journal of Medicine, rafforzando l’importanza di questa scoperta.

Durvalumab: un altro importante farmaco promettente

Oltre a osimertinib, un altro studio che promette molte speranze nella lotta al tumore al polmone, riguarda il farmaco durvalumab, che ha rivelato essere la prima molecola somministrabile nell’ambito di un’immunoterapia a mostrare un significativo beneficio di sopravvivenza nel tumore del polmone a piccole cellule in stadio limitato, riducendo il rischio di morte del 27%.

Questi risultati rappresentano progressi significativi nel trattamento di due forme particolarmente aggressive di tumore del polmone, entrambe caratterizzate da bisogni clinici ancora insoddisfatti.

Molti esperti concordano sugli straordinari risultati di questi studi che possono rappresentare un significativo passo in avanti per i pazienti che finora non disponevano di terapie efficaci e abbastanza mirate.

Secondo alcuni ricercatori i risultati ottenuti dagli studi su osimertinib potrebbero indicare questo tipo di terapia come il nuovo standard di cura per questi pazienti.

Possiamo concludere che il tumore del polmone rimane una delle malattie più letali e difficili da trattare, ma i recenti progressi nella diagnosi e nelle terapie mirate stanno portando a significativi miglioramenti nella sopravvivenza e nella qualità della vita dei pazienti.

Tuttavia, la prevenzione, soprattutto l’allontanamento dal fumo di sigaretta sia in modo attivo che passivo, resta uno strumento di primaria importanza nel ridurre l’incidenza delle neoplasie polmonari.

Oltre a ciò gli sviluppi nelle terapie personalizzate, come osimertinibdurvalumab, possono sicuramente rappresentare un enorme passo avanti nella lotta contro il tumore al polmone.

Fonti

https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/tumore-al-polmone

https://www.adnkronos.com/salute/tumore-al-polmone-cura-e-sopravvivenza-con-terapia-target-84-rischio-morte_6xR3SzBhdPSOBYrUh5zZQC

https://www.italiasalute.it/712/Tumore-del-polmone-osimertinib-efficace.html

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