Il Sushi fa Ingrassare? Quante Calorie Contiene?

Il sushi è diventata un’abitudine culinaria anche per noi italiani, in genere molto restii ad accettare prodotti e piatti stranieri. Buono è buono, e almeno all’apparenza sembrerebbe anche essere dietetico.

Dietro però le apparenze, soprattutto nel mondo del dimagrimento, si nascondono spesso delle brutte sorprese. Nella guida di oggi ci occuperemo proprio di questo, ovvero di valutare il potenziale ingrassante del nostro sushi.

Il sushi fa ingrassare? Oppure può essere consumato anche mentre siamo a dieta? Se vogliamo perdere peso dobbiamo dimenticarci anche del nostro sushi bar preferito? Vediamolo insieme.

Non esiste un solo tipo di sushi

Prima di affrontare più nello specifico la questione del sushi, sarà il caso di definire di cosa stiamo parlando. Tutti pensiamo di conoscerlo, ma quando diciamo sushi, a che prodotto ci riferiamo? Ci sono oltre 1.000 ristoranti giapponesi nel nostro paese e ognuno prepara molti tipi di sushi diverso.

I sushi possono variare:

  • per grandezza del roll: alcuni hanno molto riso, altri meno, altri ancora includono l’alga, altri no;
  • per tipo di ingrediente: all’interno ci possono essere ingredienti molto diversi; ci può essere pesce molto grasso (anguilla, ventresca di tonno) e pesce molto magro (pensiamo al tonno classico), oppure anche soltanto vegetali, che hanno un monte calorico molto più basso;
  • per cottura: molti sushi sono cotti, altri addirittura sono fritti, altri ancora includono alimenti che sono stati cotti in precedenza con cotture non proprio dietetiche.

Quella del sushi è dunque una categoria molto ampia, all’interno della quale si trovano degli alimenti molto diversi tra loro. Li analizzeremo, per quanto possibile, uno per uno.

Un roll intero ha dalle 100 alle 250 calorie

Un roll standard da 6 o 8 pezzi ha un contenuto calorico che va dalle 100 alle 250 calorie. È una forbice molto ampia, all’interno della quale si trovano dunque alimenti che fanno ingrassare e alimenti che non fanno ingrassare.

Scegliere un sushi che abbia al suo interno soltanto del pesce crudo (a prescindere dal tipo) e un po’ di riso è sicuramente una buona scelta per chi sta cercando di dimagrire.

Scegliere invece delle versioni particolarmente ricche può essere una pessima scelta per chi, come noi vorrebbe perdere peso.

Il sushi classico non fa ingrassare

Il sushi classico, per tagliare la testa al toro nel modo più rapido possibile, non fa ingrassare. Una porzione difficilmente supera le 150 calorie ed è in genere più che sufficiente per saziare un adulto. Sono pochi i pasti che possono saziarci così tanto costandoci così poche calorie.

Il sushi classico è dunque, anche una volta a settimana, una buona integrazione per la nostra dieta.

Il sushi fusion è il più pericoloso per la linea

Il sushi fusion fa ingrassare. All’interno di quelle preparazioni si trovano in genere salse grasse, come la maionese o la salsa cocktail, grassi di ogni tipo (spesso olio d’oliva o olio di sesamo) e talvolta prevedono addirittura la frittura.

Prima di scegliere un roll sushi non standard, sempre meglio valutare, al fine di ordinarli o meno, gli ingredienti uno per uno.

Difficilmente i sushi roll fusion sono adatti alla dieta e dovrebbero essere, a meno che non si tratti di un giorno di strappo, assolutamente esclusi dalla nostra dieta.

Quali sono i sushi più calorici e grassi?

I sushi più calorici e grassi sono:

  • quelli che includono salse grasse: maionese, salsa cocktail, ma spesso anche Philadelphia e altri formaggi cremosi;
  • quelli che contengono la tempura: una speciale preparazione che prevede una frittura; per quanto sia leggera, è sempre ricchissima di calorie;
  • quelli che contengono pesci molto grassi: anguilla e ventresca di tonno sono i più grassi, anche se in assenza di salse sono comunque dietetici abbastanza per essere inseriti nel nostro piano alimentare.

Le altre pietanze della cucina giapponese: non fanno ingrassare

Fatta eccezione per le fritture, che non sono comunque molto comuni all’interno della cucina nipponica, le preparazioni dei ristoranti giapponesi autentici non fanno ingrassare.

Zuppe, preparazioni con il riso, tofu, soia e più in generale tutti i piatti classici di questa straordinaria cucina possono essere considerati, senza alcun tipo di dubbio, adatti alla dieta.

Anche se siamo al ristorante giapponese e non si sa bene cosa ordinare, a patto di evitare il fritto si avrà a disposizione un ampio ventaglio di opportunità per mangiare bene e con poche calorie.

L’alternativa sashimi è ancora meno calorica

Si può valutare anche di ordinare del sashimi, se il nostro obiettivo è quello di mangiare del buon pesce crudo senza ingrassare. Il sashimi è semplicemente pesce crudo affettato, senza alcun tipo di condimento, che ha un ottimo profilo calorico e proteico.

Il pesce crudo contiene grassi di ottima qualità

Il pesce crudo è inoltre un alimento che fa bene alla salute: al suo interno troviamo importantissimi acidi grassi, che seppur facciano aumentare il conto calorico, sono assolutamente fondamentali per il nostro benessere.

Semaforo verde per il sushi anche per la composizione dei macronutrienti.

Meglio comunque controllare le porzioni

Con il sushi è molto facile esagerare, soprattutto pranzando o cenando negli all-you-can-eat. Le porzioni vanno assolutamente controllate, perché se siamo particolarmente golosi potremmo consumare 4-5 roll senza pensarci, arrivando tranquillamente sopra le 700 calorie per una cena, decisamente troppe anche per chi sta seguendo dei piani alimentari non molto restrittivi.

Non esagerare con la salsa di soia

Ultima avvertenza prima di chiudere è quella che riguarda la salsa di soia. Siamo davanti ad un prodotto infatti che contiene moltissimo sale e sodio e che non è adatto, almeno in quantità non modiche, ad un piano alimentare per dimagrire.

Anche se non fa ingrassare, la salsa di soia non è un prodotto adatto alla nostra dieta. Eliminiamola o usiamola comunque con enorme parsimonia.

Infine, ecco un articolo dedicato ai consigli per una dieta sana ed equilibrata che, lo sottolineiamo, non va a sostituire l’importantissimo parere del medico, a cui raccomandiamo sempre di rivolgersi prima di iniziare una dieta.

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