Primo vaccino contro la malaria Mosquirix: cosa contiene, efficacia ed effetti collaterali

In data 6 ottobre l’OMS ha pubblicato un comunicato in cui raccomanda la somministrazione  del vaccino Mosquirix della casa farmaceutica britannica GlaxoSmithKline ai bambini nelle aree con trasmissione da moderata ad alta della malaria da P. falciparum. Si tratta del primo vaccino raccomandato per la prevenzione nei bambini della malaria, una patologia che ancora oggi rappresenta una delle principali cause di decesso in alcuni zone del mondo, specialmente nell’Africa Subsahariana. Nel 2019 sono state 409mila le vittime di malaria nel mondo, il 67% (274.000) delle quali erano bambini sotto i 5 anni.

La raccomandazione si basa sui risultati positivi di un programma pilota in corso in Ghana, Kenya e Malawi che ha raggiunto più di 800.000 bambini dal 2019 e in base al quale si sono potuti determinare sicurezza del vaccino ed efficacia.

Analizziamo le caratteristiche di questo vaccino, la protezione che assicura dopo la somministrazione e quali sono gli scenari che si aprono a seguito della raccomandazione dell’OMS.

Malaria: cos’è e quanto è diffusa nel mondo

La malaria è una malattia parassitaria caratterizzata dalla trasmissione delle zanzare e presente in climi prevalentemente tropicali e subtropicali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2017 si sono verificati nel mondo circa 219 milioni di casi di malaria, leggermente diminuiti rispetto ai 239 milioni del 2010 e aumentati dai 217 milioni del 2016. fonte Circa il 92% dei casi nel 2017 si è verificato nell’Africa subsahariana e il resto erano nel sud-est asiatico e nelle regioni del Mediterraneo orientale. I paesi con il maggior numero di casi sono Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico, India e Uganda.

L’infezione da P. falciparum, la più grave delle cinque specie di malaria che colpiscono l’uomo in termini di morbilità e mortalità umana, causa infezioni asintomatiche nell’87% degli individui nelle aree endemiche.

Le persone infette possono sviluppare segni clinici di malattia compatibili con la malaria non grave, che comporta un rischio di mortalità <1%.

Dopo un periodo di incubazione di 7-14 giorni, i soggetti affetti da malaria possono manifestare sintomi come febbre, brividi, dolore addominale, vomito, dolori muscolari e articolari, affaticamento e malessere.

Nel caso di malaria grave, i sintomi possono includere disturbi della coscienza, difficoltà respiratorie, convulsioni multiple, prostrazione, shock, sanguinamento anomalo e ittero.

Una diagnosi di malaria grave comporta un rischio di morte del 90% per i pazienti che rimangono a casa e del 20% per i ricoverati. Per la malaria grave, il rischio di mortalità aumenta con l’età e la gravità della malattia e diminuisce con l’inizio precoce di una terapia appropriata. (fonte)

Vaccino contro la malaria Mosquirix: come funziona e quanto protegge?

Il nome del vaccino messo a punto dalla casa farmaceutica britannica è RTS,S/AS01, meglio conosciuto con la denominazione commerciale “Mosquirix“.

Il principio attivo di Mosquirix è costituito da proteine ​​che si trovano sulla superficie dei parassiti Plasmodium falciparum e del virus dell’epatite B.

Il vaccino stimola il sistema immunitario del paziente a riconoscere e contrastare l’infezione da Plasmodium falciparum, uno dei cinque agenti patogeni della malaria, nonché il più diffuso nel continente africano (si stima sia causa del 99,7% dei casi in Africa).

Il vaccino Mosquirix, sviluppato nel 1987 e in studio da allora, è al momento l’unico approvato e riconosciuto efficace e sicuro contro questa patologia, dato che tutti i precedenti tentativi di sviluppare un vaccino contro la malaria si erano risolti con un nulla di fatto. Ricordiamo che è da più di 100 anni che si cerca di sviluppare un vaccino contro questa malattia, il cui agente patogeno non è un virus o un batterio, bensì un protozoo (organismi parassiti).

Per quali soggetti si raccomanda la somministrazione?

In base a quanto espressamente riferito da fonti OMS, il vaccino contro la malaria di GlaxoSmithKline si deve somministrare ai bambini tra i 5 e i 35 mesi di vita.

Il primo ciclo vaccinazione prevede tre dosi che saranno somministrate al bambino a partire dai primi 5 mesi di vita e non dopo i 17 mesi, mentre una successiva quarta dose sarà somministrata dopo 18 mesi dalla terza. Le prime tre dosi vengono somministrate a un mese di distanza l’una dall’altra. Ne segue che il secondo ciclo vaccinale sarà ultimato entro e non oltre i 35 mesi di vita del minore (fonte).

Fino ad oggi il vaccino Mosquirix è stato impiegato nella vaccinazione di 800.000 minori in tre nazioni dell’Africa, vale a dire Ghana, Kenya e Malawi. Le dosi totali somministrate sono state 2,3 milioni. In totale i bambini protetti contro la malattia in questi paesi sono circa il 90%. Stando alle stime riportate dal New York Times, il vaccino anti-malaria Mosquirix potrebbe ridurre drasticamente la mortalità della malattia nei bambini con meno di 5 anni.

Informazione vaccino malaria OMS

 

Qual è l’efficacia del vaccino anti-malaria nei bambini?

Mosquirix fornisce una protezione a breve termine (nei 12 mesi successivi alla terza iniezione) alla malaria da Plasmodium falciparum. La protezione offerta dal vaccino si riduce nel tempo dopo tre dosi e, per questo motivo, si consiglia una quarta dose 18 mesi dopo le prime tre iniezioni.

In uno studio che ha coinvolto oltre 12.000 bambini in 7 paesi africani, il numero di bambini che hanno avuto la malaria in un periodo di 12 mesi è stato inferiore del 24% tra i bambini di età compresa tra 6 e 12 settimane (alla prima dose) a cui è stato somministrato Mosquirix e del 43% in bambini a cui è stata somministrata la prima dose all’età compresa tra 5 e 17 mesi.

È stato anche dimostrato che Mosquirix induce anticorpi contro il virus dell’epatite B con la stessa efficacia di un vaccino contro l’epatite B attualmente autorizzato (fonte).

Quali sono gli effetti collaterali del vaccino anti-malaria?

L’Oms segnala che ad oggi sono state somministrate oltre 2.3 milioni di dosi di vaccino, con un favorevole profilo di sicurezza.

L’effetto indesiderato più grave riportato negli studi clinici con Mosquirix sono state le convulsioni febbrili, che si sono verificate in 1 bambino su 1.000. Gli effetti indesiderati più comuni sono stati simili ad altri vaccini infantili, ossia

  • febbre (in circa 1 bambino su 4),
  • irritabilità
  • reazioni al sito di iniezione come dolore (in circa 3 bambini su 20)  e gonfiore (in meno di 1 su 10).

Mosquirix non deve essere usato nei bambini che hanno avuto una reazione allergica a una dose precedente di Mosquirix o a un vaccino contro l’epatite B, essendo presenti antigeni anche del virus dell’epatite.

Come si contrasta il diffondersi della malaria in Africa?

Attualmente la misura di protezione più diffusa contro il contagio è rappresentata dalle zanzariere, essendo l’agente patogeno trasmissibile con la puntura delle zanzare infette. Anche l’utilizzo di insetticida è raccomandato per tenere lontane le zanzare.

Sulla base dei dati OMS, l’uso delle zanzariere ha abbassato di circa il 20% i contagi tra i minori. Ora ci si aspetta che la vaccinazione per mezzo del vaccino Mosquirix possa ulteriormente abbassare l’incidenza dei contagi e la mortalità connessa a essi.

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