Sono cinque i principali fattori di rischio che hanno effetti sulla aspettativa di vita, senza malattie, nelle persone over 50. Modificarli significa prevenire efficacemente le malattie cardiovascolari sia negli uomini sia nelle donne. Lo indica uno studio pubblicato sulla rivista scientifica NEJM con il contributo dei dati dell’Istituto superiore di sanità. Ecco più in dettaglio.
In questo articolo parliamo di:
I fattori di rischio e l’aspettativa di vita
Lo studio, presentato al congresso dell’American College of Cardiology, è stato condotto dai ricercatori del Global Cardiovascular Risk Consortium. Oltre 2 milioni di uomini e donne hanno partecipato, coinvolgendo 39 Paesi tra cui l’Italia con i dati del progetto ISS “CUORE”, che indaga lo stato di salute della popolazione italiana adulta.
Sono cinque i fattori di rischio che vanno a impattare nel circa il 50% il carico globale delle
malattie cardiovascolari. Cioè, circa la metà di tutti i casi di malattie cardiovascolari potrebbero essere potenzialmente prevenuti attraverso un’efficace gestione dei fattori di rischio.
Ecco quali sono:
- fumo
- pressione arteriosa alta
- livelli elevati di colesterolo
- diabete
- sottopeso o sovrappeso/obesità.
Modificare queste condizioni, sia negli uomini che le donne possono aiutare a vivere di più, rimanendo anche liberi più a lungo dalle malattie cardiovascolari.
Modificare i fattori di rischio per migliorare l’aspettativa di vita
Secondo questa ricerca, poi, anche mettere in atto comportamenti sani in età più avanzata, come over 55, è utile. Le persone che riescono a controllare la pressione alta o a smettere di fumare tra i 55 e i 60 anni vivono più a lungo e rimangono per più tempo libere da malattie cardiovascolari rispetto a coloro che non apportano cambiamenti al proprio stile di vita. Ad esempio, l’aspettativa di vita senza malattie cardiovascolari per le donne non ipertese aumenta di 2,4 anni e 1,2 anni per gli uomini non ipertesi. Di 1,7 anni in più per le donne non fumatrici ed 1 anno in più per i non fumatori.
Uomini e donne a confronto
Dallo studio emerge che le donne prive dei cinque fattori di rischio all’età di 50 anni possono sviluppare malattie cardiovascolari 13,3 anni dopo e muoiono 14,5 anni più tardi di quelle con tutti e cinque i fattori di rischio. Invece, gli uomini cinquantenni, senza questi fattori di rischio, vivono 10,6 anni in più senza malattie cardiovascolari e muoiono 11,8 anni dopo rispetto agli uomini con questi fattori di rischio.
Ecco, quindi, che l’adozione di stili di vita sani, quindi alimentazione povera di sale e ricca di frutta e verdura, attività fisica regolare, non fumare, consente di influire positivamente sui principali fattori di rischio cardiovascolare. Infine, secondo i dati di progetto CUORE emerge che, ad esempio nella popolazione generale di età 35-74 anni, solo il 24% delle donne e il 10% degli uomini ha un adeguato consumo di sale, cioè meno di 5 grammi al giorno.
Fonti:
ISS – Vita sana a 50 anni