Eiaculazione precoce: 5 falsi miti da sfatare

L’eiaculazione precoce è un disturbo ancora molto diffuso, tanto da essere in cima tra le disfunzioni sessuali che interessano gli uomini.

Bisogna precisare che nel corso degli anni la definizione di eiaculazione precoce è stata oggetto di forti dibattiti, in quanto non si riusciva a identificare un criterio oggettivo che potesse distinguere gli individui affetti da tale disturbo da quelli che non ne soffrivano. A partire dal 2005 si è però adottato un criterio che definisce eiaculazione precoce quella che si verifica entro 1 minuto dall’inizio dell’atto penetrativo (fonte).

L’eiaculazione precoce può avere molte cause, alcune fisiche altre psicologiche. Trattandosi di un argomento delicato e sempre molto attuale, con il passare degli anni sono proliferati molti falsi miti attorno a esso. Andiamo a vedere quali sono i principali 5 e per quali motivi non sono veritieri.

1) L’eiaculazione precoce ha solo origine psicologica

Il primo falso mito vede l’eiaculazione precoce come un disturbo esclusivamente di origine psicologica. In verità questo disturbo può essere ricondotto a molteplici cause, alcune di natura prettamente organica. È questo il caso di processi infiammatori quali la prostatite o la vescicolite, che sono rispettivamente l’infiammazione della prostata e delle vescicole seminali. Anche avere un glande ipersensibile può determinare questo problema. Questa condizione si verifica per esempio quando il soggetto presenta un frenulo troppo corto. In conclusione, eiaculare precocemente può essere sintomo di problematiche di natura fisica.

2) Solo gli uomini eterosessuali ne soffrono

È sbagliato sostenere che solamente gli uomini eterosessuali soffrano di questo disturbo. L’eiaculazione precoce può riguardare qualsiasi individuo dotato di un apparato genitale maschile, a prescindere dal proprio orientamento sessuale e/o identità di genere. Questo falso mito è nato soprattutto perché in passato si tendeva a valutare l’eiaculazione precoce anche in virtù della percezione del partner, che nei casi osservati era quasi sempre una donna.

3) Il disturbo si cura facilmente grazie ad alcuni farmaci

Fatta eccezione per i farmaci impiegati per mitigare eventuali cause di natura infettiva già menzionate nel primo paragrafo, non esistono terapie farmacologiche specifiche per questo disturbo. Anche l’uso di psicofarmaci per alleviare il malessere psicofisico è un rimedio di carattere temporaneo, dato che in mancanza di una terapia psicoterapeutica completa non si risolveranno tutti i problemi. In alcuni casi vengono proposti anche lubrificanti o creme che “anestetizzano” il pene (ad esempio a base di Lidocaina o Prilocaina), permettendo di limitare la sensazione di contatto con il partner. Anche questo è un rimedio temporaneo, che i determinate circostanze potrebbe addirittura compromettere il raggiungimento dell’orgasmo da parte del partner. Pertanto si raccomanda sempre di rivolgersi a un medico, evitare il fai da te con i medicinali e al massimo seguire consigli e rimedi naturali per la eiaculazione precoce che non prevedano l’assunzione di farmaci: potrebbero essere solo placebo, ma tentar non nuoce e in alcuni casi possono aiutare a sentirsi più sicuri e risolvere eventuali blocchi psicologici.

4) Avere rapporti occasionali aumenta la probabilità di soffrire di eiaculazione precoce

Avere rapporti sessuali con un partner stabile non fa diminuire le probabilità di soffrire di eiaculazione precoce. Anche in questo caso ci si trova davanti a un luogo comune ancora duro a morire. Anche un individuo che vive una relazione fissa e appagante può andare incontro al problema, ancor più se di natura organica e non psicologica. Bisogna poi tenere a mente che per eventuali disagi psicologici più importanti può non bastare l’affetto del partner, ma è essere necessaio un percorso di psicoterapia.

5) Per prevenire l’eiaculazione precoce va limitata la masturbazione

Come sappiamo bene, nei secoli la masturbazione è stata identificata come l’origine di numerosi problemi di natura fisica. Tra di essi vi è anche l’eiaculazione precoce. Tanto i medici quanto gli psicologi sembrano però concordare sul fatto che non esista un nesso di causalità tra le due cose. Infatti anche chi non si masturba spesso può soffrirne, quanto è vera l’affermazione opposta. Anche in questo caso si tratta di un falso mito frutto di conclusioni senza una base scientifica.

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