Gastroenterite virale da norovirus: cos’è, sintomi e come proteggersi

Il norovirus è uno dei principali agenti patogeni della gastroenterite virale in adulti e bambini. Questa malattia emerge soprattutto durante le stagioni fredde e può rappresentare un pericolo per determinate categorie di persone.

Questo virus presenta un’elevata trasmissibilità, ma quali sono i sintomi principali con cui si manifesta? Analizziamo questo aspetto e le accortezze da rispettare al fine di proteggersi dall’infezione.

Norovirus: cos’è e come si trasmette

Conosciuto anche con il nome di “virus del vomito invernale“, il norovirus è un agente patogeno molto contagioso appartenente alla famiglia delle Caliciviridae, virus a singolo filamento di Rna. Fu isolato per la prima volta nel 1968 a Norwalk, cittadina degli USA dalla quale prese il nome una delle sue prime varianti. Attualmente si conoscono sette diversi genogruppi di questo virus, tre dei quali (genogruppi I, II e IV) possono infettare l’uomo e causare la gastroenterite virale. Tra le principali varianti di questo virus si annoverano:

  • Norwalk;
  • Southampton;
  • Snow Mountain;
  • Virus del Messico;
  • Virus delle Hawaii;
  • Desert Shield;
  • Lordsdale;

Al pari del rotavirus, il norovirus è diffuso in tutto il mondo e si stima che causi ogni anno circa 685 milioni di casi di gastroenterite e 200.000 decessi (fonte). La trasmissione può avvenire mediante diverse modalità:

  • Contatto con feci e/o vomito del contagiato;
  • Assunzione di cibi contaminati;
  • Trasmissione aerobica in seguito di contatto ravvicinato con individui infetti;

Questo virus può dunque annidarsi in alcuni molluschi, quali ad esempio cozze e ostriche, che sono stati pescati in tratti di costa interessati dall’inquinamento degli scarichi fognari. Cibarsi di crostacei o molluschi crudi (o cotti a una temperatura inferiore ai 75 °C) espone perciò a un altissimo rischio d’infezione. Anche frutta o verdura lavate con acqua infetta possono costituire un vettore di contagio.

Il norovirus può trovarsi anche nelle macchine per il confezionamento del ghiaccio, nei bacini idrici artificiali e nelle piscine, essendo immune all’azione del cloro.

Diversi studi hanno dimostrato che il virus può rimanere nell’ambiente anche per giorni grazie all’effetto aerosol, specialmente nei luoghi in cui i soggetti infetti hanno vomitato o espulso la diarrea (soprattutto i bagni). Nel 2006 un studio evidenziò che l’agente patogeno può sopravvivere sulle superfici anche per sette giorni.

Gli operatori gastronomici infetti hanno un’alta probabilità di contaminare il cibo che preparano per via aerobica. Sulla base di alcuni dati, negli USA il norovirus sarebbe responsabile della metà dei casi di contaminazioni alimentari registrati.

Norovirus: sintomi principali dell’infezione

Il periodo d’incubazione di questo agente patogeno dura mediante dalle 12 alle 48 ore. I sintomi principali della gastroenterite causata da norovirus sono i medesimi di quelli riconducibili ad altre gastroenteriti virali e batteriche. Ne segue che il soggetto colpito manifesterà:

  • Forte diarrea;
  • Nausea e vomito;
  • Crampi addominali;
  • Febbre leggera;
  • Disidratazione;

Solitamente l’infezione non persiste per più di 1 o 2 giorni. Sebbene la gastroenterite non sia causa di decesso nelle economie più sviluppate, se i soggetti colpiti sono bambini molto piccoli, anziani o soggetti con gravi patologie, non sono da escludere trattamenti mirati. Non dimentichiamoci che la disidratazione conseguente alla perdita di liquidi per vomito e/o diarrea può indebolire l’individuo. In determinati causi l’infezione da norovirus è in grado di determinare il decesso del paziente colpito.

Come proteggersi dal norovirus

Il norovirus è un agente patogeno estremamente contagioso e prevenire la gastroenterite virale causata da questo agente patogeno può essere molto difficile. Le raccomandazioni da seguire se si assiste una persona con gastroenterite virale da norovirus sono:

  • Evitare il contatto ravvicinato;
  • Non consumare alimenti assunti dal degente;
  • Sanificare ogni superficie od oggetto entrato in contatto con il degente;
  • Lavarsi spesso le mani;
  • Tenere la zona in cui vengono smaltiti pannolini di bambini in asili e pannoloni in case di riposo lontano dalle zone in cui vengono preparati o conservati alimenti;
  • evitare di adibire alla preparazione di alimenti soggetti fino a tre giorni dopo la scomparsa di qualsiasi sintomo di gastroenterite.

Per quanto riguarda la sicurezza alimentare si consiglia di consumare solo prodotti certificati e di evitare il consumo di alimenti crudi, specialmente se molluschi e crostacei. Se si accusano i sintomi della gastroenterite virale, si consiglia di preparare alimenti e di entrare in contatto con altri soggetti.

Al momento non esiste un trattamento specifico contro il virus. La principale terapia di supporto consiste nella reintegrazione dei liquidi persi a causa di diarrea e/o vomito. Se l’infetto è un soggetto fragile può essere utile il ricovero in ospedale al fine di provvedere al monitoraggio del quadro clinico. Contro il norovirus non è ancora disponibile alcun vaccino. Inoltre pare che un soggetto già contagiato dal virus possa nuovamente infettarsi nel futuro (fonte).

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