Vaccinazione COVID-19 in Italia: il report AIFA aggiornato al 1 febbraio

I dati dell’AIFA aggiornati al 1 febbraio 2022 confermano la buona progressione della vaccinazione contro la COVID-19: da un confronto con i dati emersi nel corso della precedente rilevazione eseguita a fine dicembre, si può notare che il numero complessivo di persone che hanno completato il primo ciclo vaccinale è cresciuto di 1 milione.

Analizziamo insieme tutti i dati sulla vaccinazione in Italia, con riferimento alla copertura vaccinale nelle differenti fasce d’età e l’incidenza su base regionale.

Vaccinazione anti-COVID in Italia: i dati sulle seconde dosi

In Italia gli individui con almeno 12 anni d’età che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino anti-COVID sono 49.010.104, mentre sono 47.369.901 i soggetti che hanno portato a compimento il primo ciclo di vaccinazione con doppia dose (o con monodose, nel caso in cui si fosse somministrato il preparato di Johnson&Johnson). Rispetto a fine dicembre, si può notare una crescita del 2,17% dei vaccinati con una sola dose, mentre i vaccinati con doppia dose sono cresciuti di quasi il 2,4% in un mese. Complessivamente durante il mese di gennaio si sono inoculate più di 17 milioni di dosi di vaccino, con una media giornaliera pari di 548.000 dosi.

I vaccinati con un’unica dose sono circa il 90% della popolazione vaccinabile. Invece la percentuale relativa ai vaccinati con doppia dose sfiora l’88%. Si precisa nuovamente che queste statistiche si riferiscono alla popolazione a partire dai 12 anni d’età.

Parlando invece dei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, i vaccinati con doppia dose sono 505.931, vale a dire circa il 13,84% del totale. I bambini vaccinati con una sola dose sono invece 1.175.365, equivalente al 32,15% della popolazione italiana di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.

Vaccinazione anti-COVID: dosi booster più che raddoppiate

Fino a oggi la dose di richiamo è stata inoculata a 33.512.079 persone, vale a dire poco meno del 79% della popolazione in grado di ricevere la dose booster dopo 150 giorni dalla seconda dose. Calcolata sulla popolazione italiana complessiva, la percentuale di soggetti vaccinati con ciclo completo più richiamo è pertanto pari al 55%.

Si ricorda che in Italia si impiegano solamente i vaccini a mRNA di Pfizer-BioNTech e Moderna per la somministrazione della terza dose.

In quali regioni si sono somministrate più dosi?

Di seguito è riportato l’elenco delle 20 regioni italiane e provincia autonome, ordinate sulla base delle dosi somministrate:

  • Lombardia: 22.428.541;
  • Lazio: 12.733.925;
  • Campania: 11.794.033;
  • Veneto: 10.426.711;
  • Emilia-Romagna: 9.705.671;
  • Sicilia: 9.593.062;
  • Piemonte: 9.307.050;
  • Puglia: 8.853.557;
  • Toscana: 8.169.269;
  • Calabria: 3.838.796;
  • Sardegna: 3.478.383;
  • Liguria: 3.237.931;
  • Marche: 3.184.979;
  • Abruzzo: 2.781.349;
  • Friuli-Venezia Giulia: 2.537.791;
  • Umbria: 1.925.488;
  • Basilicata: 1.184.801;
  • Prov. Autonoma di Trento: 1.165.042;
  • Prov. Autonoma di Bolzano: 1.048.900;
  • Molise: 662.312;
  • Valle D’Aosta: 261.220;

La vaccinazione per fasce d’età

Di seguito sono riportate le percentuali dei residenti in Italia, suddivisi per fasce d’età, che hanno ultimato il primo ciclo vaccinale:

  • Over 80: 94,25%;
  • 70-79 anni: 92,74%;
  • 60-69 anni: 90,58%;
  • 50-59 anni: 87,79%;
  • 40-49 anni: 84,11%;
  • 30-39 anni: 84,8%;
  • 20-29 anni: 89,32%;
  • 12-19 anni: 78,77%;
  • 5-11 anni: 13,84%;

Seguono le percentuali suddivise per fasce d’età dei soggetti che hanno ricevuto la dose di richiamo.

  • Over 80: 83%;
  • 70-79 anni: 82,31%;
  • 60-69 anni: 77,09%;
  • 50-59 anni: 68,56%;
  • 40-49 anni: 56,26%;
  • 30-39 anni: 48,28%;
  • 20-29 anni: 48,36%;
  • 12-19 anni: 25,7%;

Per i bambini di età inferiore ai 12 anni non è stata autorizzata la somministrazione della terza dose, di conseguenza non sono presenti nell’elenco.

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