Nuova variante Delta Plus del coronavirus: cosa sappiamo?

Diversi media nazionali e internazionali hanno riportato la notizia inerente la scoperta di una nuova mutazione della variante Delta del SARS-CoV-2. È il Regno Unito il paese che al momento sta facendo i conti con questa nuova sottovariante, sebbene in questo momento pare che appena il 6% dei nuovi casi d’infezione siano imputabili a essa.

In questi giorni questo paese europeo è interessato da un nuovo aumento di contagi, favorito dall’eliminazione di molte misure di contenimento quali ad esempio l’obbligo d’indossare le mascherine nei luoghi al chiuso.

Cosa sappiamo fino a questo momento della nuova sotto variante, già rinomata da alcuni Delta Plus? Quali mutazioni ha collezionato e cosa dicono gli studi a riguardo? Esaminiamo questi aspetti nei paragrafi seguenti.

Nuova mutazione della variante Delta: cosa si sa?

La sotto variante in oggetto prende il nome scientifico di AY.4.2. A dispetto di ciò che diversi media hanno riferito, questa sotto variante della Delta non ha fatto la sua comparsa negli ultimi giorni. Infatti già a luglio 2021 gli scienziati l’avevano isolata in paesi quali Stati Uniti e Danimarca. Tuttavia non aveva destato allarme, dato che le infezioni riconducibili a essa erano andate diminuendo col tempo.

Nel Regno Unito questo nuovo lignaggio della variante Delta rappresenta al momento circa il 6% dei nuovi casi di contagio. Pare che questa sotto variante presenti le mutazioni della proteina Spike Y145H e A222V, le quali sono già state riscontrate in altre sotto varianti del lignaggio Delta.

Variante Delta Plus: è più pericolosa della Delta?

Al momento non è possibile affermare se la sotto variante in oggetto (da alcuni chiamato Delta Plus) sia più pericolosa della variante Delta originale. Stando al parere del direttore del Genetics Institute dell’University College di Londra Dr. François Balloux, le mutazioni che la sotto variante ha sviluppato potrebbero aumentare la sua contagiosità, anche se al momento è prematuro confermare o smentire tale ipotesi.

Balloux ha però aggiunto che esiste una possibilità che la nuova variante presenti una contagiosità superiore solo del 10% rispetto alla variante Delta originale. Ricordiamo che rispetto al SARS-CoV-2 originale, quest’ultima variante presenta una contagiosità fino al 60% più alta. In conclusione, il Dr. François Balloux raccomanda alla popolazione di non farsi prendere dal panico, essendo ancora la sotto variante oggetto d’indagini.

I numeri della pandemia da COVID-19 nel Regno Unito

Al momento il Regno Unito è il primo paese al mondo in termini di contagio giornalieri. Basti pensare che nell’ultimo mese (lasso di tempo calcolato dal 20 settembre al 20 ottobre) i casi di contagio giornalieri non sono scesi sotto le 29.000 unità. Ieri sono stati 48.798 i casi accertati, che rappresentano il secondo picco mensile dopo i 48.965 casi del 18 ottobre (fonte).

Sul fronte dei decessi, le vittime sono tornate sopra le 200 unità, anche se occorre precisare che al momento il tasso di mortalità per COVID-19 nel Regno Unito è pari a circa l’1,61%. Questo dato è in parte dovuto alla buona copertura vaccinale raggiunta negli ultimi mesi (superiore all’80%).

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