Allucinazioni: Tipologie, Cause e Terapia

Per allucinazione si intende la percezione di un fenomeno sensoriale quando in realtà non è reale. Per semplificare il concetto si può dire che si tratta di un’immaginazione di qualcosa che in realtà non esiste, ma che tuttavia va a sollecitare i centri cerebrali sensitivi, dando quindi la percezione che quel fenomeno sia davvero accaduto.

Bisogna poi fare una netta distinzione tra l’allucinazione e l’illusione, infatti quest’ultima si basa su un fenomeno che esiste nella realtà ma che la mente altera e distorce rispetto alla sua vera entità.

In alcuni casi il soggetto è conscio che ciò che percepisce non è concreto e riesce, pertanto, a distinguere ciò che è reale da ciò che è immaginario, ma in altri casi, specie nei soggetti che soffrono di psicosi o di malattie neurodegenerative, la percezione delle allucinazioni è inconscia, pertanto non distinguono la realtà da ciò che è immaginario.

Le allucinazioni possono essere di tipo semplice, qualora si percepiscano semplici suoni, flash di luce, forme geometriche, sfere o cerchi oppure di tipo complesso, quando le allucinazioni si presentano come costruzioni molto elaborate in cui il soggetto percepisce persone, animali, oggetti, situazioni, paesaggi e scene immaginarie.

Possiamo distinguere, dunque, le allucinazioni in base ai 5 organi di senso, cui si aggiunge la propriocezione, ossia la percezione di quanto accade dentro l’organismo, e quindi si suddividono in:

  • Allucinazioni olfattive (o cacosmia o fantosmia): in cui si ha la percezione persistente di odori pungenti e fastidiosi che non esistono, e spesso può associarsi alla presenza di un tumore cerebrale la cui massa comprime le aree della corteccia deputate alla sensibilità olfattiva;
  • Allucinazioni uditive: si tratta della categoria di allucinazione più comune e si basa sulla percezione di rumori o suoni non esistenti. Nei soggetti che soffrono di schizofrenia questi suoni si trasformano in vere e proprie voci che possono condizionare il comportamento del soggetto o indurlo a compiere delle azioni;
  • Allucinazioni visive: come visto prima possono essere di tipo semplice, con la percezione di bagliori di luce, macchie, forme geometriche o sfere, oppure di tipo complesso, quando sono piuttosto costruite ed elaborate. Talvolta si può generare una sensazione di dejà-vu, in cui si ha l’impressione di trovarsi in un contesto già vissuto in precedenza;
  • Allucinazioni tattili: in genere sono quelle che infondono maggiore ansia e paura, con la sensazione che qualcosa si muova sotto la pelle o che strisci o cammini addosso;
  • Allucinazioni gustative: si ha l’impressione di avere un gusto persistente in bocca che viene definito come metallico, amaro o terroso, anche quando le papille gustative non sono stimolate da nessuna sostanza;
  • Allucinazioni propriocettive e viscerocettive: in questi casi si ha la sensazione di qualcosa avvenga all’interno del corpo, anche quando in realtà non esiste nessuna ragione concreta. Si possono avvertire brividi, paralisi o ancora avvertire che il pavimento si muova sotto ai piedi.

Le allucinazioni sono un sintomo comune a molte condizioni, che però non sono sempre patologiche, difatti nella maggior parte dei casi si manifestano a seguito dell’assunzione di sostanze in grado alterare la percezione (droghe quali LSD, cocaina, oppio, peyote, alcool, ma anche alcuni farmaci) o a periodi di forte stanchezza in cui si manifestano disturbi del sonno.

In altri casi invece le allucinazioni costituiscono un sintomo comune a differenti patologie di interesse psichiatrico e neurologico.

Andiamo di seguito ad approfondire alcune delle condizioni citate. Voltiamo pagina per approfondire.

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