Coma Etilico: Cosa fare, Sintomi, Conseguenze e Terapia

L’abuso di alcol è un problema purtroppo sempre più diffuso, specie tra i soggetti più giovani, ma che coinvolge ogni fascia di età ed ogni classe sociale con serie ripercussioni sia di carattere sociale, che familiare, che economico.

I danni principali causati dall’assunzione di questa sostanza sono quelli che si ripercuotono sulla salute, difatti l’alcool rappresenta ormai una delle principali cause di morte prematura in Europa ed uno dei maggiori fattori di rischio per la salute.

È ben noto quanto l’abuso di alcool abbia effetti devastanti sul fegato, portando fino allo sviluppo di condizioni gravi come la cirrosi, e fintanto alla morte, ma in realtà l’alcool ha effetti negativi su tutto l’organismo ed in particolar modo sul sistema nervoso, la cui estrema conseguenza è il coma etilico. E saranno proprio le conseguenze dell’alcol sul sistema nervoso l’oggetto su cui si focalizzerà questo articolo, illustrando in maniera semplice le principali complicanze, talvolta anche letali ed irreversibili, indotte dall’etanolo sulle cellule nervose.

La sostanza di maggiore effetto psicoattivo contenuta nell’alcool è l’etanolo, molecola responsabile dei disturbi neurologi sia da intossicazione acuta (dallo stato di ubriachezza fino al coma etilico) che da intossicazione cronica, determinando ripercussioni sulle capacità sia mnemoniche che di apprendimento, ma anche crisi epilettiche ed allucinazioni.

Andiamo quindi a vedere più nel dettaglio le conseguenze neurologiche in caso di intossicazione acuta e cronica e in cosa consiste la sindrome da astinenza alcolica.

Intossicazione acuta da alcool

L’intossicazione acuta è una conseguenza dell’assunzione di una grande quantità di alcool nell’arco di un tempo limitato. Si tratta della forma più comune di intossicazione alcolica ed è quello che spesso, o abitualmente, capita a nel corso di una serata in compagnia trascorsa a bere copiose quantità di alcolici fino a giungere allo stato di ubriachezza.

Gli effetti sono dovuti ad una particolare sostanza, l’acetaldeide, che deriva dalla metabolizzazione dell’etanolo e che determina sintomi quali arrossamento del viso (dovuto alla vasodilatazione), aumento della frequenza cardiaca (tachicardia) ed ipotensione.

coma etilico conseguenze e sintomiGli effetti dell’acetaldeide si ripercuotono però anche a carico del sistema nervoso e la loro gravità va di pari passo con la quantità di alcool assunta. Infatti, se a basse concentrazioni si hanno effetti euforizzanti ad alte concentrazioni si giunge fino al collasso ed allo stato di coma etilico.

La quantità minima di etanolo in grado di dare effetti varia sia in base alla corporatura del soggetto che in base al fatto che sia un consumatore abituale o meno, ma in generale si può dire che con una quantità di 0,5 grammi/litro si ottiene quell’effetto euforizzante ricercato nell’assunzione di alcool, specie se in compagnia, conferendo disinibizione e loquacità, ma anche disturbi dell’equilibrio, disturbi di attenzione e talvolta anche aggressività e tristezza.

In dosi più massicce i sintomi divengono via via più gravi ed invalidanti, giungendo a disturbi cerebellari che determinano difficoltà di coordinazione motoria, difficoltà nel rimanere in posizione eretta, sonnolenza e crisi epilettiche.

Quando il consumo di alcool è così elevato da raggiungere i 4 grammi/litro di etanolo si va incontro alla perdita della coscienza, quindi al cosiddetto coma etilico, che si accompagna ad altri sintomi gravi quali:

  • arresto respiratorio;
  • diminuzione della frequenza cardiaca (bradicardia);
  • ipotensione;
  • rossore cutaneo dovuto alla vasodilatazione;
  • forte alitosi alcolica;
  • diminuzione della temperatura corporea che può portare il soggetto in una condizione di ipotermia.

Il coma etilico può avere un esito letale, pertanto sorge una questione importante: come comportarsi quando una persona ha bevuto molto alcool e perde coscienza o ha un collasso? Il coma etilico costituisce una vera e propria emergenza medica, pertanto, quando una persona ha assunto molti alcolici ed improvvisamente manifesta perdita di coscienza, o i sintomi prima descritti, è necessario chiamare immediatamente il 118 oppure recarsi al pronto soccorso più vicino.

Ogni altra manovra o perdita di tempo potrebbero risultare fatali per il soggetto, pertanto la tempestività di soccorso è fondamentale.

I trattamenti cui verrà sottoposto sono volti a ripristinare i parametri fisiologici, quindi: pH, temperatura corporea, equilibrio idrosalino, glicemia, controllo della respirazione.

Conseguenze dell’abuso di alcool

Oltre all’intossicazione alcolica acuta, dovuta ad un grande consumo di etanolo in un tempo ristretto, come ad esempio nel corso di una serata in compagnia di amici, il consumo cronico di alcool (alcolismo) oltre a determinare gli effetti noti sul fegato e a livello sistemico, comporta serie ripercussioni anche a carico del sistema nervoso.

Vediamo di seguito una panoramica delle principali sindromi e condizioni mediche di carattere neurologico associate al consumo cronico di alcool.

Sindrome di Korsakoff

Si tratta di un disturbo della memoria che interessa i bevitori abituali. Si sviluppano importanti disturbi nel memorizzare eventi ed informazioni ed una importante perdita della memoria a breve termine, al punto da non riuscire a ricordare eventi capitati di recente, ma anche gli eventi remoti.

Il trattamento di questi soggetti prevede la somministrazione di vitamina B1 (tiamina), usata per ridurre i deficit di memoria, purtroppo però la percentuale di successo è piuttosto bassa, infatti soltanto circa il 20% dei soggetti riesce a guarire del tutto.

Pellagra

Malattia dovuta al deficit dell’acido nicotinico e della vitamina PP, causato dal malassorbimento che si viene a creare negli alcolisti cronici. Si tratta di una sindrome che implica sia risvolti gastrointestinali che dermatologici, ma anche importanti conseguenze psichiche e neurologiche portando allo sviluppo di sintomi quali insonnia, senso di fatica, irritabilità e depressione dell’umore.

Questo quadro peggiora in poco tempo conducendo a deficit di memoria, allucinazioni, deliri e stato confusionale, a cui seguono ancora disturbi motori. In caso di pellagra la terapia consiste quindi nella somministrazione di Vitamina PP e acido nicotinico, con una rapida ed efficace risoluzione dei sintomi.

Atrofia cerebellare da alcool

Comporta degenerazione dei neuroni del cervelletto e quindi lo sviluppo di deficit motori quali difficoltà nel mantenere la posizione eretta e difficoltà nella deambulazione. Si tratta di una condizione che interessa per lo più i soggetti con una lunga storia di alcolismo (in genere più di 10 anni di abuso) e che tende a migliorare in seguito alla completa sospensione di alcool e all’introduzione ad una dieta corretta.

Polineuropatia etilica

Condizione che si sviluppa quando l’abuso cronico di alcool comporta un deficit delle vitamine del gruppo B nell’organismo, causando un danno del sistema nervoso periferico.

I sintomi includono intorpidimento degli arti (specie nelle ore notturne), dolore agli arti, diminuzione della massa muscolare degli arti inferiori, disturbi della sensibilità cutanea e disturbi della deambulazione. La terapia, oltre alla sospensione completa dell’alcool, prevede la somministrazione delle vitamine del gruppo B (in particolare B1 e B12) per via endovenosa.

Effetti della sindrome da astinenza alcolica e conseguenze

Abbiamo accennato in precedenza che l’assunzione cronica e prolungata di alcool determina assuefazione, ossia una minore sensibilità agli effetti dell’alcool. Quindi il soggetto per sentire gli stessi effetti provati da una persona non abituata, dovrà via via aumentarne la quantità da assumere. Pertanto in un bevitore cronico di alcool gli effetti dell’intossicazione alcolica si manifestano a valori di etanolo presente nel sangue di gran lunga maggiori rispetto ad una persona che assume alcool occasionalmente.

Quando un bevitore cronico (alcolista) per volontà di guarire dalla dipendenza o perché si trova nelle condizioni forzate di non potere assumere alcol, cessa d’improvviso la sua assunzione, va incontro alla sindrome da astinenza alcolica. Si tratta di una condizione complessa, che a seconda delle condizioni del soggetto e da quanto tempo soffre del disturbo dell’alcolismo, può insorgere anche solo a distanza di 8-10 ore dall’ultima bevuta.

Inizialmente si manifesta tremore, in genere agli arti superiori, a cui seguono nausea, vomito e profondo stato di ansia ed irrequietezza. Quando l’astinenza raggiunge le 24-36 ore il soggetto manifesta sintomi quali sudorazione profusa, rossore cutaneo (specie a livello del viso), insonnia, senso di inappetenza, aumento del battito cardiaco (tachicardia), dilatazione delle pupille (midriasi), ipertensione ed agitazione motoria, oltre ad un forte stato di agitazione ed irritabilità.

Più raramente durante il corso dell’astinenza possono manifestarsi anche crisi convulsive, allucinazioni uditive e visive e deliri persecutori. Ancora più di rado può manifestarsi il cosiddetto delirium tremens, condizione molto severa che comporta tremori incessanti e violenti, crisi convulsive, tachicardia, rialzo della temperatura corporea, disidratazione, insonnia, deliri ed esecuzione di movimenti ripetuti e stereotipati.

Tutta questa sintomatologia descritta, dalle forme più lievi e comuni, fino alle manifestazioni più complesse, può essere attenuata e gestita sotto stretto controllo medico mediante la somministrazione di farmaci neurolettici, di beta-bloccanti e di benzodiazepine. La maggior parte dei sintomi passa del tutto dopo pochi giorni, ma per la risoluzione dello stato ansioso e dell’insonnia, in genere bisogna attendere 10-15 giorni dalla sospensione.

Al fine di gestire nella maniera meno traumatica la sospensione improvvisa dell’assunzione di alcool, si consiglia caldamente di rivolgersi ad un medico, o ad uno dei tanti centri dedicati al disturbo dell’alcolismo. Il compito del medico non è quello di giudicare o di rimproverare, ma quello di aiutarvi a superare il problema nel miglior modo possibile.

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