La Frutta Secca Fa Ingrassare?

La frutta secca è diventata, negli ultimi anni, una categoria di alimenti inclusa in praticamente ogni tipo di dieta.

Che si tratti di regimi ipocalorici o low-carb, che ci sia stata consigliata una dieta vegetariana o una dieta senza glutine, che la nostra scelta sia caduta tra dieta a zona o dieta mediterranea, la frutta secca è una costante imprescindibile del nostro percorso per dimagrire.

Trattandosi, però, anche se con le dovute eccezioni che poi analizzeremo, di una categoria di alimenti ricca di calorie, è più che ragionevole chiedersi se la frutta secca fa ingrassare, oppure no.

Sulle pagine della nostra testata abbiamo imparato anche ad andare oltre il dato meramente calorico, analizzando gli alimenti da portare a tavola a 360°. È il caso anche della frutta secca? Possiamo mangiarla mentre siamo a dieta?

Risponderemo a questi interrogativi nella guida di oggi.

I diversi tipi di frutta secca

Parlare di frutta secca in generale è sbagliato. Esistono infatti almeno due macro-categorie di questo specifico prodotto:

  • frutta secca a base di zuccheri, detta anche frutta disidratata: in questa categoria rientrano i frutti con una base zuccherosa che vengono essiccati come ananas, fichi, mele, albicocche, uva, kiwi con la scelta che si è decisamente allargata negli ultimi tempi;
  • frutta secca a base di lipidi o frutta secca oleosa: in questa categoria finiscono invece tutti i semi e i frutti che hanno invece una ripartizione dei macronutrienti sbilanciata verso i grassi. Questa categoria di frutta secca tende ad essere più calorica, anche se non necessariamente meno adatta alla dieta.

Anche all’interno delle stesse categorie ci sono delle differenze importanti a livello calorico. Quando parliamo di frutta secca sarebbe il caso, soprattutto in ottica di dimagrimento, specificare di cosa parliamo e di cosa stiamo portando in tavola.

Le calorie della frutta secca

Torneremo sulla distinzione tra frutta secca a base di zuccheri e frutta secca lipidica tra pochissimo. Ora ci occuperemo delle calorie dei singoli prodotti, per individuare quelli che sono più adatti ad una dieta ipocalorica e quelli che invece sono da riconsiderarsi, quantomeno all’interno di regimi che puntano sulle basse calorie per farci dimagrire:

  • Noci: 680 kcal per 100 grammi;
  • Nocciole: 650 kcal per 100 grammi;
  • Pistacchi: 610 calorie per 100 grammi;
  • Arachidi: 600 calorie per 100 grammi;
  • Mandorle: 600 calorie per 100 grammi;
  • Frutti di bosco secchi: 295 calorie in media per 100 grammi;
  • Datteri: 260 calorie per 100 grammi;
  • Fichi: 240 calorie per 100 grammi;
  • Albicocche: 230 calorie per 100 grammi.

Dalla tabella emerge chiaramente un fatto, al quale però non è sempre necessario prestare attenzione: la frutta secca lipidica è molto più calorica della frutta secca zuccherina. Questo però, e lo ripetiamo di nuovo, non vuole necessariamente dire che la seconda sia preferibile alla prima.

Voltiamo pagina per scoprire quale tipologia di frutta secca è permesso consumare nell’ambito di un regime alimentare ipocalorico finalizzato alla perdita dei chili di troppo. 

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