Farmaci per la Candida: quali sono e come agiscono?

La candida è un’infezione fungina che va trattata con terapie specifiche per evitarne un’ulteriore proliferazione. Sono diverse le terapie farmacologiche che possono essere utilizzate per andare a combattere questa infezione.

Nella guida di oggi ci occuperemo proprio di tutti i principali principi attivi che vengono utilizzati contro il fungo della Candida albicans, sia per applicazione topica che per somministrazione orale, individuando anche quali sono i casi nei quali bisognerebbe preferire l’una o l’altra soluzione.

Una necessaria premessa

La Candida albicans è un’infezione tanto comune quanto potenzialmente pericolosa. La terapia più adeguata deve essere necessariamente stabilita dal medico dopo un’attenta anamnesi e dopo aver confrontato quanto rilevato durante la visita con la storia medica e clinica del paziente. È fortemente sconsigliato il fai da te, anche nel caso in cui si dovessero andare a scegliere soluzioni relativamente blande e potenzialmente innocue.

Un farmaco inadeguato al grado di infezione, infatti, potrebbe non essere in grado di arrestare la proliferazione del fungo, causando problemi importanti nel medio e lungo periodo.

Per ogni tipo di candida una soluzione diversa

Nonostante si tratti sempre della stessa infezione, le manifestazioni della candida sono molto diverse, così come devono essere necessariamente differenti i trattamenti che la riguardano.

Diverso è, infatti, il caso della candidosi vaginale da quella che invece colpisce il pene, così come è diversa la candida che colpisce il cavo orale da quella che colpisce qualche diversa area cutanea.

I farmaci ad ampio spettro d’azione contro la candida

I farmaci ad azione più generica e con spettro più ampio per la cura della candida sono gli antimicotici azolitici. In questa categoria troviamo sia i triazolici che i derivati imidazolici, con quest’ultima categoria che è indicata per l’utilizzo topico diretto sulla pelle, per via orale o anche per via vaginale.

La farmacodinamica dei farmaci che appartengono a queste categorie è particolare: non uccidono infatti il fungo, ma hanno azione fungostatica, nel senso che bloccano la riproduzione dello stesso, permettendo a chi è colpito dall’infezione di eliminarlo lentamente grazie all’azione del suo sistema immunitario.

  • Miconazolo: utilizzato in concentrazione del 2%, si trova in commercio sottoforma di spray, polvere o crema. Va applicato direttamente sull’area infetta per due volte al giorno. Si trova in commercio con i nomi commerciali Cruex e Micatin;
  • Clotrimazolo: utilizzato in concentrazione dell’1%. Anche in questo caso abbiamo un principio attivo che viene somministrato come crema, come soluzione o come polvere. Si applica due volte al giorno sulla zona colpita dall’infezione. Lo possiamo trovare in commercio con i nomi commerciali di Canesten e Mycelex;
  • Acido Undecilenico: in concentrazione variabile tra il 12 e il 25%: come gli altri principi attivi va applicato con crema o polvere per due volte al giorno sull’area interessata. Il prodotto commerciale più diffuso a base di questo principio attivo è Anti-Fungal.
  • Itraconazolo: per uso orale, viene somministrato con compresse da 200 mg, per una volta al giorno fino a due settimane, secondo la posologia indicata dal medico. Il prodotto commerciale più comune è Sporanox.

Il Miconazolo e il Clotrimazolo sono principi attivi che vengono di frequente utilizzati anche per utilizzo vaginale, in crema, con applicatore apposito oppure anche, nel caso del Miconazolo, come ovulo vaginale.

Per approfondire le formulazioni presenti sul mercato dei prodotti indicati nel caso di candida ti consiglio di leggere le nostre due guide:

Gli antimicotici Polienici

Hanno azione fungicida e vengono tipicamente utilizzati per i trattamenti delle candidosi sistemiche. I principi attivi più importanti appartenenti a questa categoria sono i seguenti:

  1. Amfotericina B: tratta le infezioni micotiche di diverso tipo diffuse a livello sistemico. Viene somministrata per infusione lenta, con dosi fino a 1mg per kg di peso del paziente, per trattamenti che possono estendersi fino a 7 giorni; è possibile somministrarla anche per via topica, sotto forma di crema. Il prodotto commerciale più comune con questo principio attivo è Abelcet;
  2. Nistatina: indicato soprattutto nelle infezioni che colpiscono il cavo orale, l’esofago o l’intestino. È somministrata tramite confetti per tre volte al giorno, per una durata della terapia che è variabile.

Le Echinocandine

Una classe di farmaci di ultima generazione che può agire in modo selettivo contro Candida e Apergillus. La farmacodinamica si basa sull’inibizione dell’enzima glicano-sintasi, che è quello responsabile della sintesi delle pareti del micete. Appartengono a questa categoria di farmaci:

  • Micafungin: farmaco antibiotico ad azione fungicida, può essere utilizzato sia come trattamento sia per profilassi da Candida. Viene utilizzato con dosi da 150 mg al giorno per periodi fino a 30 giorni; il prodotto commerciale più comune che lo utilizza è Mycamine;
  • Caspofungin: viene somministrato con dosi che partono da 70 mg per poi essere ridotte a 50 mg quotidiani per tutta la durata della terapia; il principio attivo è venduto con il nome commerciale di Caspofungin.

Il trattamento della candida maschile

La candida maschile, e che dunque ha colpito il glande causando balanite, viene tipicamente contrastata con un trattamento a base di fluconazolo, farmaco dalla spiccata azione anti-fungina. Il farmaco è tra quelli dall’azione più forte e viene in genere riservato per i casi di candida maschile e per i casi nei quali i trattamenti con le altre categorie di farmaci non abbiano dato esiti positivi successivamente alle due settimane di somministrazione.

La farmacodinamica di questa categoria di farmaci è a carico di taluni enzimi che sono indispensabili sia per la riproduzione che per la sopravvivenza del fungo stesso.

Per maggiori informazioni riguardo la candida maschile ti consiglio di leggere la rubrica dedicata.

Il trattamento a base di corticosteroidi

Nel caso di presenza di rash cutanei importanti, con relativi pruriti, è possibile che il medico consigli di ricorrere a terapie a base di corticosteroidi da applicarsi a livello topico. Si tratta di terapie che devono però durare il minor tempo possibile e che sono sconsigliate laddove non dovessero essere assolutamente indispensabili. Anche questa categoria di farmaci, come quelle che sono state precedentemente descritte, deve essere impiegata soltanto sotto consiglio e controllo medico.

Rimedi naturali per la candida: vale la pena provare?

Esistono diversi rimedi naturali che vengono consigliati per combattere la candida, come l’assunzione di fermenti lattici per equilibrare la flora batterica vaginale, i lavaggi a base di bicarbonato, il ricorso a rimedi omeopatici o ad oli essenziali per lenire il prurito.

Vale la pena di ricordare però in questa circostanza che tali rimedi non sono efficaci nel combattere la presenza di funghi e che è dunque necessario, per evitare un’ulteriore proliferazione della patologia, ricorrere immediatamente alle attenzioni e alle terapie del medico curante.

Individuare i fattori di rischio è altrettanto importante

La candida è un’infezione potenzialmente recidivante e sarà compito del medico individuare ed esaminare i fattori di rischio che hanno portato allo sviluppo dell’infezione. Eventuali presenze di diabete o di immunodeficienze devono essere immediatamente analizzate dal medico, individuando al contempo, laddove fosse possibile, terapie tese alla rimozione delle cause scatenanti delle patologie suddette.

È in taluni casi necessario, inoltre, seguire terapie insieme al partner, in quanto il contatto sessuale potrebbe essere appunto veicolo di infezione, motivo per il quale quando la candida dovesse essere diagnosticata ad uno dei membri della coppia, è necessario che anche l’altro si sottoponga ai controlli dovuti per individuare la presenza di una eventuale infezione.

L’utilizzo di profilattici può non essere sufficiente alla protezione da questa infezione.

Un consiglio utile: non trascurare mai l’intimo

Spesso si tende a pensare che la candida sia un’infezione che si contragga e proliferi senza un’apparente fattore incentivante. In realtà, la candida è un fungo che riesce a proliferare ed essere molto aggressivo proprio perché trova le condizioni adatte per farlo.

Infatti, per quanto riguarda la candida ai genitali (sia maschile che femminile) indossare l’intimo giusto rappresenta un fattore molto importante per prevenire una proliferazione spropositata del fungo. Si sconsiglia pertanto di evitare di indossare intimo di microfibra che mantiene un ambiente umido e caldo, meglio preferire indumenti di fibroina di seta che sono stati studiati proprio per evitare che si creino le condizioni ideali per la proliferazione della candida.

La scelta di un intimo giusto può davvero fare la differenza in questi casi, specie per chi soffre di candida ricorrente e che si ritrova continuamente a dover combattere contro i fastidiosi sintomi di questa micosi.

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