Kineret: come funziona il farmaco per l’artrite reumatoide e perché si pensa di utilizzarlo contro il COVID-19

Il 19 luglio l’EMA ha reso nota mediante un comunicato l’intenzione di valutare l’utilizzo del farmaco Kineret nei pazienti COVID-19 con polmonite. Questa decisione tiene conto dei risultati preliminari rilevati nel corso di studi aventi come oggetto l’efficacia del Kineret sui pazienti ospedalizzati che hanno sviluppato forme severe della malattia. L’ipotesi è che l’azione immunodepressiva del Kineret possa ridurre l’infiammazione e il danno tissutale associati a COVID-19.

Il parere definitivo dell’EMA è previsto per l’autunno, ma cosa sappiamo di questo farmaco? Quali patologie cura e quali possono essere gli effetti collaterali sui pazienti?

Kineret: cos’è e per quali patologie si utilizza

Kineret è il nome ad uso commerciale del farmaco a base di Anakinra sviluppato dalla società farmaceutica svedese Swedish Orphan Biovitrum AB. Questo medicinale si usa soprattutto nei trattamenti contro l’Artrite reumatoide, una malattia di origine autoimmune che può causare una forte infiammazione delle articolazioni, che nei casi più gravi può determinare anche la perdita delle funzioni articolari.

L’Anakinra si ottiene mediante la tecnologia del DNA ricombinante e svolge un’azione immunodepressiva, bloccando l’attività biologica della proteina Interleuchina 1 (IL1-RA). Nei pazienti affetti dall’artrite reumatoide questa proteina viene prodotto in quantità eccessive. L’Anakinra agisce da antagonista nei confronti della proteina e nello specifico si lega ai recettori che generalmente formano legame con l’Interleuchina 1. Il risultato è la mitigazione della sintomatologia dell’artrite reumatoide. Il Kineret si somministra in aggiunta a un farmaco denominato Metotrexato a quei pazienti che non hanno risposto in maniera adeguata alla sola somministrazione di quest’ultimo.

L’Anakindra si usa anche nei trattamenti contro:

  • La Malattia di Still: una forma rara di artrite caratterizzata dalla comparsa di eruzioni cutanee, febbre oltre i 39°C e forti dolori articolari;
  • La Febbre mediterranea famigliare: malattia genetica che si caratterizza per la comparsa di forti infiammazioni alle articolazioni, torace e addome;
  • Le Criopirinopatie (meglio conosciute con il nome di “Sindromi periodiche associate alla criopirina“): una serie di malattie genetiche molto rare caratterizzate da un’eccessiva produzione della proteina criopirina. Sono disturbi potenzialmente mortali e gravemente invalidanti.

Posologia ed efficacia del trattamento

Il Kineret è somministrabile per mezzo di una semplice iniezione sottocutanea. Per i pazienti affetti dall’artrite reumatoide si raccomanda un dosaggio di 100 mg, mentre per quelli affetti dalle altre patologie elencate nel precedente paragrafo il dosaggio dipende da fattori quali il peso corporeo del paziente e dalla gravità della sintomatologia (solo per le CAPS).

Il personale medico deve avere premura nel somministrare ogni dose di Kineret in zone diverse del corpo. Oltretutto, il Kineret deve essere somministrato con assoluta cautela ai:

  • Pazienti con grave insufficienza epatica;
  • Pazienti con moderata insufficienza renale;

Inoltre i pazienti che presentano grave insufficienza renale non possono ricevere il Kineret se non a giorni alterni.

Riguardo l’efficacia di questo trattamento sull’Artrite reumatoide, diversi studi hanno confermato che il Kineret raggiunge la sua massima efficacia se usato in aggiunta al Metotrexato. Infatti dopo sei mesi dall’inizio del trattamento si osserva una diminuzione della sintomatologia del 20%.

Per quanto riguarda invece la Malattia di Still, si è osservata una buona efficacia del trattamento in tre diversi studi condotti sia su pazienti molto giovani che su pazienti in età adulta (maggiori dettagli disponibili al seguente link).

I pazienti con Febbre mediterranea famigliare trattati con un Kineret e colchicina hanno dimezzato la frequenza degli attacchi febbrili, e nella metà dei casi si è verificata solamente una manifestazione febbrile al mese. Parlando invece di CAPS, i risultati rilevati a 60 giorni dal trattamento sono stati considerati molto buoni (per maggiori dettagli invitiamo a consultare questo link).

Effetti collaterali del Kineret

Gli effetti collaterali più comuni nei pazienti trattati con l’Anakinra sono:

  • Reazioni cutanee nel sito d’iniezione;
  • Cefalea;
  • Aumento dei livelli di Colesterolo;

L’utilizzo del farmaco è altamente sconsigliato per quei pazienti allergici al suo principio attivo o alle proteine prodotte dal batterio Escherichia coli, oltreché per quei soggetti che presentano livelli bassissimi di neutrofili (condizione che prende il nome di neutropenia).

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