Eruzioni cutanee: Quali Sono e Come Riconoscerle

Le eruzioni cutanee (o rash cutaneo) sono forse uno dei sintomi più frequenti con cui si ha a che fare durante tutto l’arco della propria vita. La cute, infatti, è l’organo che riveste il nostro organismo e, data la sua esposizione, qualsiasi alterazione o imperfezione a suo carico risulterà immediatamente visibile ed evidente al soggetto ma anche a tutte le persone con cui ci si relaziona.

Pertanto, a prescindere dal significato clinico della manifestazione cutanea, un’alterazione della pelle può determinare uno stato di disagio, vergogna, malessere e portare la persona colpita fino anche all’isolamento sociale.

Eruzioni cutanee

Essendo l’organo più superficiale del nostro corpo, la pelle è spesso soggetta a lesioni o alterazioni causate sia da agenti esterni (ferite, scottature, punture, infezioni batteriche), che da cause interne, come nel caso dei disturbi legati al sistema immunitario che portano allo sviluppo di malattie autoimmuni oppure condizioni prolungate di stress che riducono sensibilmente le difese immunitarie.

La cute è soggetta a due tipi di eruzioni:

  • le lesioni primitive (o elementari) definite come lesioni che insorgono sulla cute sana, ossia su una porzione di cute non interessata precedentemente da manifestazioni patologiche e alterazioni;
  • le lesioni secondarie, che sono quelle che interessano porzioni di cute già colpite da processi patologici; sono dunque la conseguenza delle lesioni primitive.

Andiamo a vedere più nel dettaglio quali manifestazioni caratterizzano i due tipi di lesioni, e per ognuna quali sono le forme più comuni.

Macchie sulla pelle

Le macchie sono delle alterazioni circoscritte ad una zona più o meno limitata che determinano una variazione del colore rispetto alle zone adiacenti della cute.

Questa alterazione cromatica può essere dovuta a:

  • Alterazioni quantitative della melanina (pigmento naturale la cui quantità determina il colore della cute, dei capelli e dei peli). Quando si ha un aumento della sua quantità si ha una condizione di ipercromia (caratteristica dei nevi e dei melanomi). Al contrario, una sua diminuzione porta ad una condizione di ipocromia, caratteristica della vitiligine;
  • Alterazioni a carico dei vasi sanguigni, come nel caso di alcuni tipi di malformazioni dei vasi o in casi di stravaso di sangue dal letto capillare. La colorazione delle macchie in questo tipo di evenienza è caratterizzata da un aspetto rosso tendente al viola;
  • Alterazioni della quantità di pigmenti in seguito alla presenza di sostanze giunte in sede della macchia tramite il circolo sanguigno (come nel caso della xantocromia, condizione frequente nei soggetti diabetici che mostrano una colorazione giallastra nella pianta dei piedi e sul palmo delle mani), oppure ancora che giungono in loco da fonti esterne, come nel caso dei tatuaggi.

Ho approfondito per te il problema delle macchie rosse o piccoli puntini rossi sulla pelle è stato preso in esame in un articolo specifico che ti invito a leggere cliccando qui.

Le papule

La papula si presenta come un rilevo della cute ben delineato e circoscritto, le cui dimensioni variano a seconda del caso, ma in genere si estendono per un’area inferiore al mezzo centimetro di diametro. Se più papule attigue si uniscono si ha la formazione di lesioni che prendono il nome di placche. Le principali affezioni della cute caratterizzate da papule comprendono: verruche, acne, cheratosi senile, lichen planus, mollusco contagioso.

Queste eruzioni cutanee possono essere classificate come segue:

  • Papule epidermiche, tipica di condilomi e verruche, che si manifestano come un ispessimento della cute;
  • Papule dermiche, tipica dei granulomi, in cui si ha infiammazione a livello dello strato più superficiale della cute.

Entrambe le tipologie di papula costituiscono un fattore di rischio per l’insorgenza di melanomi.

Tra le patologie che hanno come sintomo caratteristico le papule abbiamo:

  • condiloma acuminato: si tratta di una tipica eruzione cutanee di origine virale che si localizza nella zona genitale ed anale e si trasmette attraverso rapporti sessuali non protetti;
  • mollusco contagioso: altra infezione di origine virale che colpisce tipicamente i bambini di età inferiore ai 5 anni. Si presenta come una piccola tumefazione che si localizza al viso, a livello del tronco, delle ascelle e dei genitali. Il contagio può avvenire frequentando luoghi non perfettamente sanificati ed umidi come le piscine.
  • lichen ruber planus: si tratta di un affezione cutanea
  • verruche: le verruche sono sempre formazioni cutanee di origine virale che si localizzano a livello di mani e piedi. La trasmissione di questo virus è favorita dalla riduzione dell’integrità della pelle.

Nodulo (o nodo)

Il nodulo è una lesione che appare ben delimitata, di consistenza solida e che può essere collocata sia in uno strato superficiale della cute (derma) che in sede più profonda (ipoderma). La diagnosi differenziale con la precedente lesione (papula) è facile per via delle sue dimensioni, che sono superiori al mezzo centimetro di diametro.

Questo tipo di lesione può essere la manifestazione conseguente all’accumulo di sostanze (acidi urici come nel caso della gotta), o allo sviluppo di una neoplasia (melanoma, lipoma), o ancora ad uno stato di infiammazione.

Le patologie che si caratterizzano per la presenza di tali eruzioni cutanee sono:

  • rinofima: si tratta di un processo ipertrofico a carico della mucosa nasale;
  • eritema nodoso: è caratterizzato per la formazione di strutture nodose di colore rosso e calde al tatto che si localizzano a livello di gambe, cresta tibiale, avambracci e glutei;
  • cicatrici: le ciactrici che hanno tendenza ipertofica possono comportare la formazione di noduli cutanei;
  • cheloide: si tratta di una formazione di tipo nodulare che di aspetto tendente al rosa che può causare talvolta prurito;
  • Morbo di Dupuytren: si tratta di una condizione causata dalla formazione di strutture nodulari localizzate nella zona del palmo delle mani alla base delle dita.

Le squame

Le squame sono delle lesioni cutanee elementari che si caratterizzano per la presenza di una lamina formata da corneociti (le cellule della cute più superficiali) che tendono a staccarsi.

Vengono classificate in:

  • foliacea, di grosse dimensioni simili a foglie;
  • lamellare, di grandi dimensioni e spesse;
  • furfuracea che ricorda la forfora.

Sono tipiche di:

Eritema

L’eritema è tra le cause più frequenti di eruzione cutanea, si tratta di un arrossamento che può essere più o meno delimitato ad una zona circoscritta. La natura di questa manifestazione è di tipo vascolare, in cui se si ha un aumento del flusso sanguigno di interesse arterioso si ha una eritema di colore rosso acceso (condizione frequente nell’eritema solare), se invece si ha un aumento di flusso sanguigno capillare, la colorazione dell’eritema vira dal rosso al violaceo/blu.

Esistono diverse tipologie di eritema:

  • gluteo;
  • passivo;
  • nodoso;
  • da fotosensibilizzazione;
  • sudamina.

Data la varietà di tipologie di queste diffuse eruzioni cutanee, si consiglia di rivolgersi ad un dermatologo per una corretta diagnosi.

Vescicole o bolle

La vescicola o bolla si presenta come una raccolta di liquido ben localizzata e circoscritta e di dimensioni ridotte (in genere al di sotto del mezzo centimetro).

Le vescicole vengono classificate in base allo strato della cute in cui si formano e si identificano in:

  • Vescicole intraepidermiche (situate nell’epidermide) in cui si differenziano forme virali, dovute all’accumulo di liquido contenente il virus Herpes e forme dovute a processi infiammatori come la dermatite;
  • Vescicole sottoepidermiche (situate più in profondità), si riscontrano in caso di patologie autoimmuni in cui si ha accumulo di anticorpi, immunoglobuline (specie di tipo A) e proteine.

Queste eruzioni cutanee sono caratteristiche delle seguenti patologie:

  • varicella;
  • pemfigo, una patologia piuttosto rara che si manifesta con la presenza di lesioni bollose a livello della mucosa orale;
  • mano-piede-bocca il cui agente eziologico è il Coxsackie virus che colpisce tipicamente i bambini e i neonati.
  • herpes zoster;
  • eczema atopico e da contatto.

Pustola

La pustola è una raccolta limitata e rigonfia che raccoglie pus. Nella maggior parte dei casi si formano a seguito di un processo infettivo ed hanno un ricco contenuto di cellule del sistema immunitario dette neutrofili, ma in una piccola percentuale di casi la loro formazione si collega ad eventi non infettivi ma autoimmuni, come nel caso della psoriasi.

Spesso da questo tipo di eruzioni consegue la comparsa di cicatrici, segni dunque permanenti come nel caso della varicella.

Le pustole sono eruzioni cutanee tipiche di:

  • acne;
  • foruncolosi;
  • dermatite atopica;
  • rosacea;
  • impetigine.

Pomfo

Questo tipo di eruzione si caratterizza per l’insorgenza di un forte prurito e per insorgere a seguito a fenomeni di natura allergica per puntura di insetti o contatto con sostanze dette allergeni.

La manifestazione si presenta dapprima di un colore rosso acceso per via della vasodilatazione che si viene a creare, e successivamente a causa dei liquidi che si vanno a localizzare in sede di contatto, il pomfo assume un colore pallido.

Il pomfo è un tipo di eruzione cutanea che si accompagna ad edema che è il risultato della fuoriuscita di liquidi dai vasi sanguigni.

Eruzioni cutanee caratterizzata da edema o pomfi sono:

  • orticaria, che si manifesta con la comparsa di pomfi che regrediscono solitamente in 2-4 ore.
  • edema infiammatorio;
  • edema venoso;
  • edema linfatico;
  • edema conseguente ad un trauma.

Eruzioni cutanee accompagnate da febbre

Le eruzioni cutanee di questo tipo sono caratterizzate dalla comparsa di una febbre eruttiva che si manifesta con la comparsa di bollicine di varie forme e caratteristiche. Le malattie in questione prendono il nome di “esantematiche” dove appunto l’esantema rappresenta un’eruzione cutanea di colore rosso.

Le malattie in questione sono:

  • morbillo;
  • rosolia;
  • quarta malattia;
  • quinta malattia;
  • scarlattina.

Passiamo ora ad analizzare quelle che possono essere le cause principali della comparsa di queste eruzioni cutanee sottolineando fin da ora che, trattandosi di un sintomo che può nascondere patologie serie e potenzialmente gravi, la diagnosi deve essere necessariamente effettuata da un medico specialista.

Quali sono le cause principali di eruzioni cutanee?

Le eruzioni cutanee sono dovute a cause di differente natura che possiamo distinguere principalmente in: autoimmuni, infiammatorie, da contatto con allergeni, batteriche, parassitarie e virali.

Vediamole nel dettaglio.

Tra le malattie che colpiscono il sistema immunitario (autoimmuni) e che danno manifestazioni a livello cutaneo abbiamo il Lupus Eritematoso Sistemico (LES), in cui i soggetti colpiti, spesso in giovane età, presentano una colorazione rossa sulla faccia dalla caratteristica forma a farfalla. Ma sono frequenti manifestazioni cutanee anche in caso di artrite reumatoide e diabete.

Tra le cause infiammatorie si identificano tutte quelle manifestazioni di natura allergica o irritativa che danno esito a dermatiti, eczema, orticaria, follicolite e psoriasi.

Le forme batteriche sono principalmente dovute alla colonizzazione da parte dello streptococco e dello stafilococco; mentre quelle parassitarie sono legate all’infestazione di acari che causano scabbia, toxoplasmosi, e candida.

Le eruzioni cutanee possono in larga parte essere causate da virus, e tra queste si riconoscono le malattie esantematiche, le tipiche malattie infettive dei bambini: morbillo, varicella, scarlattina e rosolia. Il virus dell’HIV che causa AIDS porta il soggetto ad uno stato di immunodeficienza e possibile sviluppo del Sarcoma di Kaposi che manifesta chiazze di colore rosso sulla cute.

L’acne colpisce soprattutto la popolazione più giovane, specie nell’adolescenza e durante la pubertà, ed è la manifestazione sinergica di un processo infiammatorio ed un processo infettivo. Infatti si ha un accumulo di sebo dovuto ad un aumento dei livelli ormonali, che porta ad una minor ossigenazione della cute e ad un accumulo di batteri nel follicolo pilifero. Questi fattori portano ad uno stato di infiammazione caratterizzato da pustole contenenti pus e che possono lasciare un esito cicatriziale.

Come diagnosticarle?

 Al di là delle più comuni manifestazioni cutanee che si risolvono in poco tempo (come ad esempio le pustole da acne), la diagnosi al fine di identificare la causa scatenante di queste alterazioni della pelle deve essere affidata all’attenta osservazione del medico di riferimento, che darà indicazioni se sottoporsi ad ulteriori esami rivolgendosi ad un medico specialista in dermatologia.

Quali sono le terapie che abbiamo a disposizione?

La corretta terapia per le eruzioni cutanee deve essere affidata unicamente ad un medico specialista in dermatologia, che basandosi sui dati amnestici raccolti, sull’osservazione delle lesioni e su test diagnostici specifici è in grado di individuare la causa scatenante il problema.

Lo specialista è l’unica figura professionale in grado di determinare la giusta strategia terapeutica adatta al singolo caso, senza peggiorare il problema o incorrere in altri effetti collaterali. Si diffida pertanto dal ricorrere a terapie improvvisate o al fai da te attingendo notizie su internet.

Le terapie oggi a disposizione sono numerose e molto specifiche. Una prima indicazione fornita, in caso di patologie lievi, in genere è legata a raccomandazioni sulle corrette abitudini per un’adeguata igiene della pelle e su una dieta ricca di vitamina E e vitamina C che hanno effetto antiossidante.

Le terapie a disposizione sono di natura farmacologica, somministrata in forma di pomate, creme e lenitivi contenenti soprattutto farmaci antinfiammatori corticosteroidei, antifungini, antibiotici e nel caso di soggetti che sviluppano eruzioni cutanee da reazioni allergiche, antistaminici.

Oltre alle terapie farmacologiche esistono a disposizione anche tecniche strumentali, tra cui:

  • Laserterapia: efficace specie sulle piccole lesioni di natura acneica o con esisti cicatriziali;
  • Fototerapia: questa tecnica sfrutta l’azione dei raggi UVB e viene utilizzata in caso di dermatiti e psoriasi. Questo tipo di raggi sul lungo periodo possono dare effetti collaterali molto importanti, pertanto il suo utilizzo deve essere prescritto unicamente da un medico specialista.
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