Latte in polvere: cos’è?

Il latte in polvere è un prodotto derivato del latte vaccino, anche se ultimamente vengono utilizzati anche altri tipi di latte, che viene ottenuto principalmente utilizzando metodi di disidratazione allo scopo di conservarlo per lunghi periodi di tempo.

La disidratazione è un ottimo metodo che si utilizza sia per realizzare un latte in polvere che sia conservabile ma anche trasportabile allo stesso tempo. Infatti, questa è una soluzione molto comoda nel caso del latte in polvere per bambini in cui è possibile preparare la bevanda in maniera istantanea avendo a disposizione semplicemente dell’acqua tiepida.

Nell’articolo di oggi vi parleremo del latte in polvere, di come viene ottenuto e dei vari tipi di latte in polvere per i bambini che è possibile trovare in commercio. Vedremo, inoltre, quali sono le caratteristiche che deve avere questo prodotto per essere considerato idoneo alla alimentazione dei neonati e quali sono le sostanze che non devono mai mancare per consentire un corretto accrescimento del piccolo.

Come si ottiene il latte in polvere?

Il latte in polvere si ottiene con due metodologie principali, che prevedono il ricorso a procedure di essiccazione per eliminare l’acqua in eccesso:

  • la tecnica spray-dry un procedimento che prevede l’atomizzazione (cioè la riduzione in microscopiche goccioline) del latte pastorizzato e omogeneizzato, che viene spruzzato con dei particolari beccucci che creano delle gocce di dimensioni molto piccole. Le gocce vengono spruzzate in camere ad aria calda che raggiunge anche i 150 gradi centigradi e consente di far evaporare l’umidità contenuta all’interno del latte stesso;
  • con la tecnica rolled-dry invece, il latte viene versato all’interno di due cilindri rotanti riscaldati. In pochi secondi, all’interno di questi cilindri, evapora l’acqua. La sostanza secca viene poi distaccata con l’aiuto di coltelli particolari raschianti automatici. Con questa procedura, rispetto a quella spray-dry, si ottiene un prodotto dal colore giallognolo e dal gusto che ricorda quello del latte cotto.

Inoltre, spesso il latte in polvere viene sottoposto a procedure particolari per migliorarne la solubilità e la polvere viene umidificata e resa porosa. Successivamente, viene poi di nuovo essiccata e ridotta in piccolissime dimensioni così da sciogliersi meglio nel processo di solubilizzazione.

Quali sono i tipi di latte vaccino in polvere?

Il latte vaccino in polvere attualmente in commercio può essere di diversi tipi e viene classificato esattamente come gli analoghi latte liquidi, ovvero in base alla percentuale di grasso in esso contenuti. Secondo la legge italiana però il latte deve contenere almeno il 26% di massa grassa per quello intero, il 17% per quello parzialmente scremato e almeno lo 0,5% per quello magro.

Quando ricostituiamo il latte intero dei diversi tipi dovremo seguire le seguenti proporzioni:

  • 1:10 per il latte intero;
  • 1:10 per il latte parzialmente scremato;
  • 120 grammi per 880 grammi di acqua per il latte invece magro.

Seguendo queste procedure si può ottenere un prodotto che, almeno a livello di contenuto di grassi, può essere considerato pari, almeno sotto il profilo dei lipidi, a quello naturale.

Il latte in polvere per i neonati

Il latte in polvere è spesso associato all’alimentazione dei neonati essendo questo prodotto sostituito per varie ragione al latte materno. Nonostante secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’allattamento al seno sia superiore a quello realizzato con latte in polvere, sono ancora moltissimi i genitori e i pediatri che si affidano proprio a questo tipo di prodotto per l’alimentazione del proprio neonato.

Il latte artificiale in polvere è un alternativa valida in alcuni casi specifici:

  • quando la produzione di latte della mamma non sia sufficiente;
  • quando per patologie varie sia sconsigliato l’allattamento al seno.

Si tratta degli unici due casi in cui è consigliato il consumo di latte in polvere da parte del neonato a scapito dell’allattamento materno. La formulazione del latte in polvere per i neonati, inoltre, deve seguire diversi parametri al fine di avere un prodotto che, sebbene mai a livello di quello della madre, può essere la base nutritiva di un corpo che ha bisogno di tutti i nutrienti fondamentali al fine di crescere sano e forte:

  • il potere nutrizionale deve essere calcolato accuratamente seguendo quelli che sono i parametri biologici (principalmente l’età) del bambino;
  • la composizione del latte deve essere la più vicina possibile a quello materno, seguendo un mix combinato di latte vaccino e di latte di origine vegetale.

Tipi di latte in polvere per neonati: quali sono?

I tipi di latte in polvere che si utilizzano nell’alimentazione del neonato sono solitamente due: primi mesi, proseguimento o crescita i quali presentano caratteristiche di composizione differenti per soddisfare le richieste nutrizionali del bambino.

Il latte in polvere per i primi mesi di vita è un latte fortemente modificato, dato che si rende necessario eliminare quelli che sono gli elementi del latte vaccino e del latte vegetale che non sono ritenuti adatti al bambino in così tenera età. Il latte in polvere viene inoltre integrato con altre sostanze, indispensabili alla crescita del bambini (pensiamo alla carnitina e all’inositolo su tutti), per permette di avere, ancora una volta, un prodotto che sia il più vicino possibile a quello materno.

Tipi di latte in polvere

Fonte foto: medicalhealthtips.com

Il latte di proseguimento, o latte in polvere di tipo II, è un tipo di latte che deve essere utilizzato per la crescita del bambino dal quarto al dodicesimo mese di vita. È un latte che è decisamente meno modificato rispetto alla versione che viene utilizzata per i primi quattro mesi e che prevede in genere soltanto l’integrazione di elementi minerali come sodio, potassio, calcio, magnesio, rame, ferro e fosforo.

Per la preparazione del latte in polvere di proseguimento si possono seguire i parametri forniti dalla OMS, sia per la densità dello stesso a livello di nutrienti sia per la densità calorica. Inoltre, il latte del proseguimento sarà utilizzato anche durante lo svezzamento, come alimento complementare alle pappette e agli omogeneizzati. Si tratta dunque, anche in questo caso, di un alimento fondamentale per il corretto sviluppo del bambino.

Per approfondire il tema del latte in polvere per neonati ti consiglio di leggere la guida dettagliata su Goodbabyfood.

Le formule speciali del latte in polvere

Non tutti i bambini tollerano la formulazione base con cui è realizzato un latte in polvere. Esistono, infatti, casi di intolleranze ed allergie che rendono inutilizzabili i classici prodotti che si acquistano in farmacia. In commercio esistono:

  • latte ipoallergenico: si tratta di un latte le cui proteine vengono scomposte in amminoacidi semplici, per i casi in cui il bambino soffra di particolari allergie nei confronti delle proteine del latte;
  • latte di soia: utilizzato esclusivamente nel caso di allergia al latte vaccino;
  • latte senza lattosio, per i bambini che mostrano intolleranza a questo particolare zucchero contenuto nel latte;
  • per i prematuri: molto calorico e digeribile, permettendo al bambino di “recuperare” sulle tabelle di crescita.

Il latte in polvere, a dispetto delle recenti campagne che hanno diviso l’opinione pubblica in due schieramenti netti e contrapposti, è un alimento sicuramente interessante ed importante per alcune particolari situazioni. Non è certamente il sostituto perfetto del latte materno, ma quando non si può fare altrimenti, costituisce il miglior sostituto possibile della variante naturale.

In questo articolo vi abbiamo parlato del latte in polvere, di quelle che sono le sue caratteristiche più importanti e quali sono i vari tipi di latte destinati all’alimentazione dei piccoli. Di seguito vogliamo fornirvi alcune guide interessanti sugli altri tipi di latte che puoi trovare al supermercato e che abbiamo trattato in altri articoli:

Buona lettura!

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