Vaccinazione COVID in UE: la situazione nei 27 stati membri

La vaccinazione contro la COVID-19 in UE procede a più velocità. Se da un lato si osservano paesi virtuosi in cui il tasso di individui che hanno completato il ciclo vaccinale è superiore alla media UE, dall’altro sono ancora presenti realtà in cui meno della metà della popolazione è immunizzata mediante il vaccino.

Andiamo a vedere quali sono i dati sull’andamento della vaccinazione COVID in UE messi a disposizione sul sito dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDP), sottolineando in anticipo che tutti i dati riportati sono relativi alla popolazione con almeno 18 anni di età.

Vaccinazione COVID in UE: qual è la media di vaccinati completi?

Secondo la banca dati dell’European Centre of Disease Prevention and Control, alla data del 6 settembre la percentuale di abitanti dell’UE che hanno ultimato il ciclo vaccinale è pari al 69,3%, mentre coloro che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino rappresenterebbero il 76,9% della popolazione.

Gli individui che hanno ricevuto due dosi di vaccini a mRNA, vettore virale o virus inattivato (o solo una dose del vaccino monodose di Johnson&Johnson) sono circa 258,96 milioni.

Dal 31 maggio 2021 ad oggi gli individui che hanno ultimato il ciclo vaccinale sono cresciuti di quasi 169 milioni, con un tasso di crescita superiore al 73%. Fino a questo momento sono state oltre 638 milioni le dosi di vaccino distribuite ai 27 paesi membri.

Vaccinazione COVID in UE: quali sono i paesi virtuosi

Stando ai dati rilasciati dall’ECDP, sarebbe Malta il paese UE con la più alta percentuale di vaccinati con doppia dose. Infatti alla data odierna il 91% degli abitanti dell’arcipelago ha ultimato il ciclo vaccinale. Le autorità maltesi hanno annunciato di aver raggiunto la copertura vaccinale ottimale per l’immunità di gregge in linea con le raccomandazioni dell’EMA.

In generale dopo Malta i 7 paesi virtuosi che presentano livelli di copertura vaccinale superiori di almeno 5 punti percentuali alla media UE sono nell’ordine:

  • Irlanda: 88,2%;
  • Danimarca: 85,7%;
  • Portogallo: 84,4%;
  • Belgio: 83,5%;
  • Spagna: 79,4%;
  • Paesi Bassi: 76,7%;
  • Francia: 76,5%;

Tra i migliori paesi UE con una copertura vaccinale inferiore ai 5 punti percentuali di scarto con il dato globale UE troviamo invece:

  • Cipro: 74%;
  • Germania: 72,2%;
  • Lussemburgo: 71,8%;
  • Italia: 71,4%;
  • Svezia: 71,1%;

Solo l’Austria presenta valori pari alla media europea (69,4%).

Nell’Europa orientale la copertura vaccinale rimane ancora bassa

Nei paesi UE dell’Europa orientale (Polonia, Slovacchia, Croazia, Slovenia, Romania e Bulgaria) la percentuale di persone che hanno ultimato il ciclo vaccinale rimane ancora troppo bassa rispetto alla media UE. Le sole eccezioni sono rappresentate dalla Repubblica Ceca e dall’Ungheria, stati in cui la percentuale di vaccinati completi è solo leggermente al di sotto della media UE (64% e 65,2% contro 69,4%).

La Bulgaria rappresenta l’esempio peggiore, con appena il 20,7% di individui che hanno concluso il ciclo vaccinale. Segue la Romania con appena il 32,3% e la Croazia con il 47,7%, mentre in Slovacchia sono quasi il dato sfiora il 49,7%. Polonia e Slovenia sono i paesi con i risultati migliori, pari rispettivamente al 58,7% e al 50,8%.

Anche in Finlandia, nelle repubbliche baltiche e in Grecia la percentuale di vaccinati completi rimane sotto la media UE. Lituania e Grecia presentano entrambe una percentuale di popolazione adulta vaccinata pari a 64,2%. La Lettonia è invece il paese baltico con la percentuale minore (46,4%), mentre l’Estonia supera di poco il 57%. La Finlandia la popolazione adulta che ha ultimato la vaccinazione è invece apri al 63%.

Quali sono i vaccini maggiormente distribuiti?

Alla data del 6 settembre il vaccino anti-COVID più distribuito e impiegato per la somministrazione è Comirnaty (Pfizer-BioNTech), mentre il vaccino monodose Janssen (Johnson&Johnson) è il meno utilizzato e distribuito tra quelli approvati da tutti i 27 paesi membri. Di seguito una lista sintetica contenente i vaccini maggiormente somministrati per ogni paese membro, eccezion fatta per Malta che ha cessato le somministrazioni per aver raggiunto l’obiettivo dell’immunità di gregge (fonte):

  • Austria: Comirnaty (65%), Vaxzevria (22%), SpikeVax (11%), Janssen (2%);
  • Belgio: Comirnaty (70%), Vaxzevria (17%), SpikeVax (9%), Janssen (4%);
  • Bulgaria: Comirnaty (61%), Vaxzevria (22%), SpikeVax (13%), Janssen (5%);
  • Croazia: Comirnaty (60%), Vaxzevria (24%), SpikeVax (14%), Janssen (2%);
  • Cipro: Comirnaty (62%), Vaxzevria (27%), SpikeVax (9%), Janssen (3%);
  • Rep. Ceca: Comirnaty (78%), Vaxzevria (9%), SpikeVax (11%), Janssen (3%);
  • Danimarca: Comirnaty (79%), Vaxzevria (2%), SpikeVax (18%);
  • Estonia: Comirnaty (61%), Vaxzevria (8%), SpikeVax (13%), Janssen (3%);
  • Finlandia: Comirnaty (74%), Vaxzevria (8%), SpikeVax (17%), Janssen (1%);
  • Francia: Comirnaty (72%), Vaxzevria (10%), SpikeVax (14%), Janssen (3%);
  • Germania: Comirnaty (72%), Vaxzevria (13%), SpikeVax (11%), Janssen (4%);
  • Grecia: Comirnaty (67%), Vaxzevria (8%), SpikeVax (8%), Janssen (3%);
  • Ungheria: Comirnaty (39%), BBIBP-CorV (25%), Vaxzevria (16%), SpikeVax (7%), Janssen (1%), Sputnik V (10%);
  • Irlanda: Comirnaty (69%), Vaxzevria (18%), SpikeVax (10%), Janssen (3%);
  • Italia: Comirnaty (71%), Vaxzevria (14%), SpikeVax (12%), Janssen (3%);
  • Lettonia: Comirnaty (56%), Vaxzevria (21%), SpikeVax (19%), Janssen (5%);
  • Lituania: Comirnaty (67%), Vaxzevria (18%), SpikeVax (8%), Janssen (6%);
  • Lussemburgo: Comirnaty (67%), Vaxzevria (19%), SpikeVax (10%), Janssen (4%);
  • Paesi Bassi: Comirnaty (67%), Vaxzevria (14%), SpikeVax (13%), Janssen (5%);
  • Polonia: Comirnaty (70%), Vaxzevria (18%), SpikeVax (9%), Janssen (4%);
  • Portogallo: Comirnaty (63%), Vaxzevria (18%), SpikeVax (12%), Janssen (7%);
  • Romania: Comirnaty (64%), Vaxzevria (19%), SpikeVax (11%), Janssen (7%);
  • Slovacchia: Comirnaty (58%), Vaxzevria (25%), SpikeVax (11%), Janssen (3%), Sputnik V (3%);
  • Slovenia: Comirnaty (56%), Vaxzevria (30%), SpikeVax (10%), Janssen (4%);
  • Spagna: Comirnaty (69%), Vaxzevria (14%), SpikeVax (13%), Janssen (3%);
  • Svezia: Comirnaty (74%), Vaxzevria (12%), SpikeVax (14%);

Si osserva subito la presenza in due paesi (Ungheria e Slovacchia) di vaccini non autorizzati nel resto dell’UE, vale a dire il preparato russo Sputnik V e quello cinese BBIBP-CorV, quest’ultimo somministrato in via emergenziale nella sola Ungheria. Invece in Danimarca e Svezia non si sta procedendo con le somministrazioni del vaccino di Johnson&Johnson. Le autorità di queste paese hanno preferito impiegare solo i restanti tre vaccini autorizzati dall’EMA.

In 22 paesi membri su 27 il vaccino di Pfizer-BioNTech costituisce oltre il 60% delle distribuzioni complessive mentre in 4 casi la percentuale è compresa tra il 55% e il 59%. Solo in Ungheria la percentuale è inferiore al 40%.

Vaxzevria è il secondo vaccino più distribuito e somministrato in 18 paesi su 27, mentre in 8 è superato dal vaccino SpikeVax di Moderna. Solo in Ungheria il secondo vaccino più distribuito non è nessuno di questi due, bensì il vaccino cinese.

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